Pagliacciata
Eco-teppisti, il gesto choc: liquido nero nella Fontana di Trevi, urla in piazza
Otto attivisti di "Ultima Generazione" hanno gettato un liquido nero, carbone vegetale, nella Fontana di Trevi, al centro di Roma. Gli ambientalisti - che avevano uno striscione per la campagna "non paghiamo il fossile" - hanno urlato: "il nostro paese sta morendo", tra gli insulti dei passanti e dei turisti. Sul posto gli agenti del Gruppo Trevi della polizia locale di Roma Capitale e la polizia. E subito dopo il gesto choc, si è scatenata nuovamente la polemica sull'efficacia di questi blitz: "Gli attivisti di Ultima Generazione non si fermano. Per difendere l’ambiente continuano a organizzare forme di protesta discutibili oltre a imbrattare monumenti e sedi istituzionali. Ma davvero c’è qualcuno convinto che questi gesti servano a tutelare il pianeta?", ha affermato Stefano Pedica, segretario regionale del Lazio di +Europa.
Poi ha aggiunto: "Detto questo, alla luce dell’episodio di oggi- aggiunge Pedica- sarebbe il caso di aumentare i controlli in una città che ancora una volta si è presentata vulnerabile". Poi è arrivata anche la "rivendicazione" con una nota da parte di "Ultima Generazione": "Quattro persone legate alla campagna 'non paghiamo il fossile', promossa da Ultima Generazione, hanno versato carbone vegetale diluito in acqua nella Fontana di Trevi per chiedere di interrompere immediatamente i sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili, causa della crisi climatica che in questi giorni ha investito l’Emilia Romagna e le Marche, devastandone il territorio, mietendo 14 vite, costringendo 10.000 persone ad abbandonare le proprie case e lasciando senza luce altre 28.000". Gli attivisti sono stati portati via dalle forze dell'ordine.