Camorra, presi i boss

Francesco Specchia

Due operazioni contro il clan dei Casalesi, nel Casertano, hanno portato all'esecuzione di circa 100 misure cautelari ma soprattutto alla cattura dei boss dell'ala stragista Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia. Considerati mandanti ed esecutori della strage di Castelvolturno, sono stati sorpresi dai carabinieri in una villetta di Licola poco lontano dal chilometro 43 della Domiziana e da Baia Verde, dove il 18 settembre hanno ucciso il gestore di una sala giochi e poi 6 extracomunitari di origine ghanese. Seicento tra poliziotti e finanzieri hanno poi eseguito 107 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di affiliati e gregari del clan dei Casalesi con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidi, ricettazione ed estorsione. Tra gli arrestati c'è anche la moglie di Francesco Schiavone detto Sandokan, il capo della cosca già detenuto da una decina d'anni, la 48enne Giuseppina Nappa. La donna è accusata di ricettazione, per avere percepito lo stipendio che l'organizzazione assicurava mensilmente ai familiari degli affiliati detenuti. Arrestato nella propria abitazione anche un avvocato di Casal di Principe, Mario Natale, accusato tra l'altro di estorsione. Gli arresti sono stati accompagnati da sequestri di beni mobili e di immobili e società commerciali riconducibili al clan camorristico per un valore di oltre 100 milioni di euro. Operazione, quest'ultima, effettuata non solo nel Casertano ma anche nella zona di Napoli, nel basso Lazio e in Toscana. Grande soddisfazione è stata subito espressa dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che nel corso di “Panorama del giorno” ha commentato a caldo la notizia degli arresti: “Quella di oggi è una giornata da incorniciare nella lotta dello Stato contro la camorra”.