E monta la rabbia...
Barlassina, ripara la buca in strada? Costretto a riaprirla e maxi-multa
Questa storia è assurda e rende bene l'idea di questo Paese dove a essere puniti sono i cittadini più civili e volenterosi. Protagonista è Claudio Trenta, pensionato di Barlassina, in provincia di Monza, molto attivo sui social e in particolare su Facebook, dove ha creato un gruppo che si chiama "Succede a Barlassina e dintorni (ditelo al Trenta)" in cui i cittadini possono segnalare problemi e disagi del territorio. Il Trenta ha appena ricevuto una multa da oltre 800 euro per aver riparato personalmente una buca in strada che il Comune non voleva sistemare.
È lo stesso Trenta a mostrare il verbale da 882 euro (riducibili a 622, in caso di pagamento entro cinque giorni) che gli è stato notificato dal Comune di Barlassina. L'uomo ha violato il codice della strada per aver coperto di propria iniziativa una buca all’altezza di un attraversamento pedonale tra le vie Monte Santo e Trieste.
Trenta viene invitato a riportare lo stato della strada alla situazione originaria. Ergo, deve riaprire la buca, a titolo di "obbligo di rimozione delle opere abusive". Ma Trenta non ha alcuna intenzione di pagare: "Avevo segnalato già da parecchio tempo il disagio alle autorità competenti, quando ho visto che nessuno interveniva, ho deciso di agire in proprio e il 26 aprile ho riparato il danno, poi il 10 maggio è arrivata la sanzione". Ma la battaglia è solo all'inizio.