Colpo di scena
Orsa Jj4 in galera da innocente: ora bisogna chiederle scusa
Tocca chiedere scusa all’orsa Jj4. Se la perizia veterinaria forense mostrata dal suo avvocato sul corpo di Andrea Papi dice il vero, non è stata lei ad aggredire e uccidere il giovane podista nei boschi del Trentino, il 5 aprile scorso. Abbiamo un altro innocente in cella - si calcola lo siano il 2-3% dei detenuti -, vittime della malagiustizia italiana, che non distingue tra esseri umani e animali, trattando tutti peggio dei secondi. Siamo in presenza dell’ennesimo caso mediatico che ha diviso il pubblico tra innocentisti e colpevolisti ed è destinato a lasciare ciascuno del proprio parere a prescindere da ogni evidenza.
Questione di denti. I segni dei canini dell’orso assassino sul corpo di Andrea hanno una profondità tale e una distanza tra loro da far pensare che il ragazzo sia stato assalito da un maschio anziché da una femmina, sesso di quello che fino a ieri era l’indiziato numero uno. Ora il presidente del Trentino, Maurizio Fugatti, del quale gli animalisti della Lega Antivivisezione, committenti della perizia, hanno rinnovato energicamente la richiesta di dimissioni, può salvarsi solo ingaggiando un dentista che confuti il responso dei difensori di Jj4.
Ma anche se ci riuscisse, nulla gli staccherà mai l’etichetta di persecutore di un’innocente, per aver per due volte firmato l’ordinanza d’abbattimento di mamma orsa e averla catturata con l’inganno, strappandola ai suoi cuccioli, che anche se pesano già ottanta chili fanno tanta tenerezza a tutti.
DUBBI
Che fare ora? Il presidente sosteneva che Jj4 andasse abbattuta perché, avendo ucciso una volta, è diventata pericolosa. Argomentava la richiesta spiegando anche che la morte di Papi non ci sarebbe mai stata se il Tar l’anno passato non si fosse opposto all’eliminazione dell’orsa, che lui voleva far fuori perché aveva aggredito un carabiniere, e di questo ci sarebbero prove certe. Il guaio è che, dopo essere stato ingabbiato e incattivito, il grosso animale adesso andrebbe liberato, perché si è scoperto che ha un alibi dentale; ma nel frattempo il danno è stato fatto ed è probabile che rimetterlo in libertà dopo il trattamento a cui è stato sottoposto sia davvero un rischio. Nel frattempo, il Trentino ha registrato una pioggia di disdette per le vacanze perché i turisti hanno paura; e hanno paura anche i residenti perché, indipendentemente dalle responsabilità individuali di Jj4, avere certi bestioni che girano a poche decine di metri da casa non è rassicurante.
Fugatti lo sa, è sotto elezioni, e non ha ancora chiaro a che santo votarsi per uscirne. Può salvarlo la provvidenza, che sembra già apparecchiare una soluzione all’italiana. La settimana scorsa, trai boschi, è stata rinvenuta la carcassa di M62, morto in circostanze misteriose per accertare le quali è stata disposta addirittura un’autopsia. È uno dei tre orsi che il presidente aveva indicato per l’abbattimento dopo la morte di Papi e, soprattutto, è un esemplare maschio. Il colpevole perfetto sul quale scaricare ogni responsabilità dell’aggressione. Il guaio è che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Gli ambientalisti infatti sostengono che anche il maschio assassino in realtà non sarebbe un killer ma avrebbe reagito perché provocato a lungo, anche se non è chiaro a quale scopo Papi avrebbe dovuto cercarsi guai. Si ignora in base a quali evidenze ma il difensore dei plantigradi ha messo nero su bianco che l’aggressione fatale sarebbe avvenuta solo dopo «un protratto tentativo di allontanamento e dissuasione nei confronti della vittima da parte dell’orso». Insomma, saremmo quasi nell’ambito della legittima difesa. Cosa vuol dire avere un buon avvocato...
EPOPEA
Di certo questa epopea di Jj4, che tra innocenti in gabbia per il loro cattivo passato, figli rimasti senza genitori e accusatori assetati di vendetta ricorda sempre di più la trama del capolavoro di Victor Hugo, “I miserabili”, è la prova di come in Italia anche una tragedia come la morte senza un perché di un ragazzo di ventisei anni possa diventare una pochade dove a nessuno vengono negati cinque minuti in passerella. Non abbiamo ancora capito chi ce l’ha fatto fare, più di vent’anni fa, di riportare gli orsi nei nostri boschi per poi abbandonarli a loro stessi, incuranti del fatto che anziché peluche sono animali pericolosi. È invece piuttosto chiaro che, se stesse per Jj4 e i suoi parenti, tornerebbero tutti in Slovenia, da dove li abbiamo importati. Certo, laggiù gli sparano e li mangiano pure, ma almeno gli risparmiano processi farsa e talk show, trattandoli da animali e non da vip del bosco dei famosi.