Classifica horror

Inquinamento e mortalità, le 29 città italiane fuorilegge

Da Torino a Milano, sono 29 le città italiane fuorilegge per inquinamento dell'aria. E' quanto emerge dal nuovo rapporto di Legambiente dedicato allo smog, 'Mal'Aria di città 2023: cambio di passo cercasi'. Nel 2022, spiega l'associazione, "29 città su 95 hanno superato i limiti giornalieri di PM10". La soglia limite per la salute umana è uno sforamento di 35 giorni all'anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi per metro cubo. "Le situazioni peggiori, rileva Legambiente, "a Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia che hanno registrato più del doppio degli sforamenti consentiti". E, rispetto ai nuovi target europei previsti al 2030, "la situazione è ancora più critica: fuorilegge il 76% delle città per il PM10, l’84% per il PM2.5 e il 61% per l’NO2". Il PM10 e il Pm2,5 sono polveri sottili. L'NO2 è il biossido di azoto.

Le città che devono lavorare di più per ridurre le loro concentrazioni e adeguarsi ai nuovi target sono: Torino e Milano (riduzione necessaria del 43%), Cremona (42%), Andria (41%) e Alessandria (40%) per il Pm10; Monza (60%), Milano, Cremona, Padova e Vicenza (57%), Bergamo, Piacenza, Alessandria e Torino (55%), Como (52%), Brescia, Asti e Mantova (50%) per il Pm2.5. Le città di Milano (47%), Torino (46%), Palermo (44%), Como (43%), Catania (41%), Roma (39%), Monza, Genova, Trento e Bolzano (34%), per l'NO2.

Altro dato inquietante: l'Italia è il primo paese in Europa per morti attribuibili all'inquinamento atmosferico con circa 80mila decessi prematuri all'anno. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), commentando la ricerca diffusa da Legambiente. "Gli effetti diretti dell'inquinamento sulla salute umana interessano diversi apparati e organi - spiega il presidente Sima, Alessandro Miani -. Le patologie dell'apparato cardiovascolare rappresentano la prima causa di morte in Italia (eventi coronarici e infarto miocardico Acuto, 9.000 casi/anno - Ictus cerebrali, 12.000 casi/anno), seguiti dalle patologie dell'apparato respiratorio (7.000 decessi prematuri/anno). Gli effetti indiretti dell'inquinamento portano fino al +14% di aumento di incidenza per tutti i tumori nei siti inquinati (mesoteliomi, 1.900 casi/anno da esposizione ad amianto; tumori testicolari +36% d'incidenza nei siti inquinati; leucemie +66% d'incidenza nei siti inquinati; linfomi +50% d'incidenza nei siti inquinati; sarcomi dei tessuti molli, +62% d'incidenza nei siti inquinati; tumori polmonari +29% d'incidenza nei siti inquinati; tumori vescicali o renali +32% nei siti inquinati; tumori della mammella +50% d'incidenza nei siti inquinati)".