Toh, che caso

Salvini "come il Duce": ma quale "pro-clima", la ragazza dell'assalto al Senato...

Caterina Spinelli

Ma siamo sicuri che gli attivisti di Ultima Generazione agiscano per l'ambiente? Davide Nensi, Alessandro SulisLaura Paracini sono stati processati per direttissima dopo che il 2 gennaio hanno imbrattato le pareti del Senato. Il motto è sempre lo stesso: "Basta gas e basta carbone". Insomma, molte parole ma poche soluzioni. I tre, fermati e poi rilasciati, non si pentono del gesto. "Ho scelto e continuerò a scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile nonviolenta perché sono disperata. Ovunque guardi vedo dissociazione, negazione, alienazione rispetto alla crisi climatica", va dicendo Laura. E come lei, anche Davide e Alessandro: "Più di trenta persone sono morte del disastro della Marmolada e noi siamo profondamente spaventati. Ho 19 anni e il diploma del liceo scientifico. Dobbiamo fermare le emissioni di gas!", "La nostra linea di azione non è mai cambiata, questa è la prima volta che riceviamo questo tipo di copertura per un’azione diretta a un palazzo del potere. Abbiamo già fatto molte azioni, l’ultima è solo quella che ha avuto più impatto sui media. Continueremo ad andare avanti e a mischiare diverse forme di disobbedienza civile".

 

 

Giovanissimi, ma dal curriculum zeppo di atti vandalici (lo stesso poliziotto che li ha arrestati ha rivelato: "I giovani erano già stati denunciati da noi in passato"), i tre si dovranno presentare in tribunale il 12 maggio con l'accusa di danneggiamento. Tra gli attivisti però la più attiva è senz'altro Laura. La ragazza, oltre a essere stata denunciata insieme ai due compagni per i blocchi stradali sul Grande Raccordo Anulare, ha partecipato all'azione "dimostrativa" contro un quadro di Van Gogh esposto a palazzo Bonaparte. 

Cosa non si fa pur di fermare il cambiamento climatico, verrebbe da dire. E invece, spulciando il suo profilo Facebook, sembra che l'interesse di Laura sia un altro. O meglio, non solo quello per l'ambiente. L'11 agosto 2019, la Paracini condivideva un post con una foto di Matteo Salvini. A corredo la descrizione di Elsa Morante di Benito Mussolini. E ancora, il 30 giugno dello stesso anno, la ragazza pubblicava una vignetta con protagonista Carola Rackete. Nell'immagine l'ex comandante della Sea-Watch tiene in mano il leader della Lega. La descrizione? "Ci sono capitani... e capitani".

 

 

Poi ancora nel 2018, condividendo un comunicato stampa e il commento della pagina "Abolizione del suffragio universale - pagina di satira": "La clamorosa figuraccia di Matteo Salvini che mette in pericolo un'indagine sulla mafia, diffonde notizie false e tendenziose solo per farsi bello e finisce col prendersi un cazziatone mai visto da parte di una Procura nei confronti di un Ministro dell'Interno". Quanto basta a far pensare che il clima sia solo un pretesto. Il bersaglio dei "guerrieri climatici" è sempre lo stesso, quello della sinistra: la destra, i sovranisti.