Basta scelte ideologiche
Covid, Sallusti affonda i tele-virologi: non ributtiamo la pandemia in politica
Non ributtiamola in politica, per carità. Al momento l'unica novità sostanziale sul fronte Covid è il ritorno sugli schermi televisivi dei virologi, specie uscita indenne e beneficiata - alcuni di loro sono sbarcati in parlamento non si capisce a che titolo - dalle prime ondate. Detto che tutte le analisi certificano che l'Occidente si è salvato grazie ai vaccini l'unica cosa che temo è il ritorno non del virus ma della narrazione no vax. Facciamo così: se dovessero ripartire contagi rischiosi chi non vuole vaccinarsi o ri-vaccinarsi faccia pure, basta che non strilli da mattina a sera contro la scienza e la libertà di utilizzarla per proteggersi, cosa che non è ovviamente una garanzia di immortalità ma certo un buon viatico per la salvezza a breve e medio periodo.
Se oggi possiamo essere relativamente tranquilli e meno rigidi che in passato è proprio perché la maxi campagna di vaccinazione dello scorso anno ha prodotto, insieme al diffondersi naturale del virus, una sorta di immunità di gregge che ci rende meno esposti alle forme più gravi di questa schifosa malattia che già oggi si sovrappone e confonde con la normale influenza che quest'anno è particolarmente fastidiosa e aggressiva come molti di noi ben sanno. Non ho competenze mediche e per questo faccio mio il consiglio dato agli italiani da Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno: «Vaccinarsi o no? Ognuno ne parli con il suo medico», ha detto dimostrando una buona dose di pragmatico buon senso. Non siamo tutti uguali, deve essere la scienza, non l'ideologia, la politica, il giudizio o il pregiudizio a orientare scelte così delicate.
Augurarsi che mai più - salvo ovviamente comprovate emergenze - si torni a obblighi e divieti non è incoscienza né rinnegare posizioni tenute nel passato. Semmai è l'inverso: grazie al rigore messo in campo durante le fasi più acute ci siamo messi in una zona di relativa sicurezza e oggi possiamo sfruttarne i vantaggi. Che se poi qualcuno vuole continuare la guerra ai mulini a vento si accomodi, i social sono lì purtroppo anche per questo, cioè per dare voce a chi non sa di che cosa sta parlando ma che pensa di esistere sostenendo complotti che ci sono solo nella sua testa. Auguri anche a loro, ma soprattutto auguri a voi tutti per un 2023 ricco di soddisfazioni alla faccia del Covid.