L'allarme
Covid, la frase dal ministero: "Il Paese si prepari", cosa ci aspetta
Il Covid è tornato d'attualità. Soprattutto dopo i casi di contagio riscontrati negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa negli ultimi giorni con gli arrivi di passeggeri dalla Cina. Come ha fatto sapere l'assessore alla Sanità Guido Bertolaso di fatto un passeggero su due è risultato contagiato. Il ministero della Salute si è mosso in modo tempestivo e ha predisposto immediatamente l'obbligo di tampone per chi arriva dalla Cina e l'obbligo del tampone d'uscita per i passeggeri positivi dopo la quarantena. Il premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno ha fatto sapere che di fatto dai primi risultati riscontrati sui tamponi di Fiumicino e Malpensa, la variante rintracciata è quella di Omicron. Una variante che conosciamo bene dato che è alla radice dei contagi in Italia per buona parte del 2022.
Ma la situazione su questo fronte potrebbe essere in continua evoluzione e di fatto il ministero si prepara nel caso in cui lo scenario dovesse mutare in peggio: "Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di SARS-CoV-2, determinato anche dai comportamenti individuali e dallo stato immunitario della popolazione", afferma il ministero della Salute, in una circolare diffusa oggi alle Regioni con oggetto "Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023". Il documento evidenzia la necessità di "intensificare il sequenziamento al fine di raggiungere una numerosità sufficiente a identificare l’eventuale circolazione di nuove varianti. È particolarmente importante - ribadisce il ministero - evitare la congestione delle strutture sanitarie limitando l’incidenza di malattia grave da COVID-19 e le complicanze dell’influenza nelle persone a rischio, proteggendo soprattutto le persone più fragili".