Contro la camorra 400 uomini

Eloisa Palomba

Caserta - Per lottare contro la criminalità organizzata ci voglionouomini qualificati che operino direttamente sul territorio. Per questo ,dopo igravissimi disagi all’ordine pubblico in seguito ai due agguati camorristiciscoppiati ieri nel casertano, il ministero dell'Interno si è riunito oggi alViminale per affrontare la recente emergenza criminale nella provincia diCaserta. Dopo «un'approfondita valutazione della situazione dell'ordinepubblico» nell'area Casertana, il Viminale ha deciso di  rendere disponibili “400 unità di personalealtamente qualificato delle Forze di Polizia” e, inoltre, di “intensificare ilcontrollo del territorio e colpire duramente la criminalità organizzata,rafforzare al massimo l'attività investigativa e di intelligence perindividuare gli autori dei recenti omicidi, per la cattura dei latitanti e deiresponsabili di attività criminali, per i quali, laddove immigrati clandestini,saranno avviate con la massima celerità le procedure di espulsione”.All’incontro erano presenti il ministro Roberto Maroni, ilsottosegretario Alfredo Mantovano, il capo di Gabinetto Procaccini, il capodella Polizia Manganelli, i capi di Stato Maggiore dell'arma dei Carabinieri,Gallitelli e della guardia di Finanza Poletti. Dovrebbe, inoltre, essereportato all'attenzione del Consiglio dei ministri di martedì prossimo ilprovvedimento del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che rende piùflessibile l'uso del contingente di 3.000 militari con compiti di ordinepubblico, consentendone l'impiego non solo nelle aree urbane, ma anche nellezone dove è in corso un'emergenza criminalità. Fra le altre decisioni prese,infatti, anche quella di sottoporre al Consiglio dei ministri “l'ipotesi direndere più flessibile l'utilizzo dei militari non solo per le aree urbane, maanche per altre zone critiche, previa valutazione del Comitato Nazionale perl'Ordine e la Sicurezza Pubblica”. Il prefetto diCaserta Ezio Monaco, descrive la situazione relativa alla criminalitàcasertana come molto complessa da gestire. “Assistiamo ad una escalation difatti criminosi talmente virulenta da mettere in difficoltà spesso le forzedell'ordine che operano in campo”, ha affermato Monaco. “Già da molti mesi  le organizzazioni criminali che agiscononell'aversano hanno sempre di più alzato il tiro. La risposta delle forzedell'ordine e della Magistratura, però, è costante. Vi sono all'attenzione delComitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica sempre nuove possibilità perincrementare l'attività di contrasto delle azioni criminali e ci impegniamo pertrovare nuovi sistemi”. Ma evidentemente questo non basta. Bisogna agire su piùfronti. Nello specifico, dopo gli incidenti verificatisi ieri nel corso di unamanifestazione di protesta di immigrati a Castelvolturno, il prefetto ha incontratouna delegazione di ghanesi che si scusa per quanto accaduto ma tiene adissociarsi dai danni causati da un gruppo di connazionali particolarmenteviolenti. “I rappresentanti della comunità del Ghana, hanno spiegato chesoltanto un gruppo di soggetti ha guastato una iniziativa pacifica e positiva,e si sono dissociati da quella minoranza chiedendo scusa per l'accaduto diieri”, ha detto Monaco. Ma questo è sufficiente? Per gli abitanti diCastelvolturno, che si sono ritrovati a fare i conti con saracinesche sfasciate,auto danneggiate e danni di altro tipo, pare proprio di no. Mauro, barista,racconta ad un amico di uno dei negozi assaltati durante la rivolta degliimmigrati: “Gli hanno distrutto la saracinesca, la devono pagare”, dice. MaJoi, 50 anni, immigrato ghanese, giustifica così le violenze: “Preghiamo Iddioche non succeda più niente, ma quello che è successo ieri si può spiegare solocon la rabbia. Non dico che è giusto, ma la rabbia bisogna capirla”. Dopo questi incidenti la tensione fra italiani e immigrati potrebbe diventareinsostenibile. A Castelvolturno vivono 25mila persone, duemila immigratiregistrati di 28 etnie e almeno 11 mila clandestini. E i poliziotti? Quandosuccedono episodi come quello di ieri intervenire non è semplice: “Ieri eravamoin 20 contro 300”,si lascia sfuggire uno degli agenti, “ abbiamo pensato a proteggerecommissariato e caserma. Certo, potevamo chiamare il battaglione mobile daNapoli, ma dopo come si sarebbe controllata la situazione?”. La polizia haidentificato e denunciato, grazie a filmati, 20 immigrati, quasi tutti ghanesi,per i quali, secondo quanto afferma il vicequestore Luigi Del Gaudio, sarannoavviate le procedure per l' espulsione. Il sindacodel piccolo comune casertano, FrancescoNuzzo, intanto dice no alla richiesta di funerali a spese del Comune pergli immigrati uccisi. “La posizione delle vittime dell' agguato non è chiara,ed alcuni potrebbero avere dei precedenti penali”, afferma il primo cittadino.Due delle vittime dell' agguato, ghanesi, erano già state denunciate perresistenza e lesioni.