A Cavenago Brianza

Il Museo della Nostalgia: ecco come si viveva nel secolo scorso

Gigia Pizzulo

I soldatini di plastica gli hanno fatto compagnia durante tutta l'infanzia, quegli strani ometti grigi che posizionava in ogni angolo della casa per fronteggiare un potenziale immaginario nemico erano il gioco preferito con cui trascorrere i pomeriggi. Quando, ormai già adulto, preso da un impeto di nostalgia ha provato a cercarli su internet, e li ha trovati, è stato come un ritorno al passato, un tuffo nei ricordi che hanno alimentato, in maniera quasi maniacale, la voglia di collezionare tutto ciò che è vintage. Lui, Roberto Fumagalli, classe 70 e di professione fotografo, negli ultimi 15 anni ha raccolto migliaia di oggetti del secolo scorso tanto da riempire prima il suo box, poi la cantina e infine passare a quelle dei parenti. Montagne di oggetti che hanno segnato un'epoca, ed evidentemente la sua gioventù, che ha pensato di condividere con gli appassionati del genere esponendoli nel Micro Museo della Nostalgia che aprirà a Cavenago in Brianza la prossima primavera. «È stato un tornare bambino e rivivere quei momenti di spensieratezza. Durante le mie ricerche in tutto il mondo ho raccolto giocattoli, piccoli elettrodomestici, macchine da ufficio, riviste, libri, confezioni alimentari, insegne pubblicitarie, manifesti, prodotti dal 1950 al 1980 circa - spiega Roberto mentre cataloga i pezzi per genere e periodo storico - Il Museo, che godrà del patrocinio del comune di Cavenago, vuole diventare un punto di riferimento culturale nel territorio».

 

 

Una sorta di macchina del tempo per i cinquantenni di oggi che riscopriranno oggetti e giochi finiti nel dimenticatoio. Cartelli dei bar che ricordano quando i gelati costavano 70 lire, una macchina da presa per i filmini da fare in casa durante feste e anniversari, packaging degli anni '50, il primo tagliando della schedina Sisal con tanto di obliteratrice, e tanto altro ancora. Il riportare in vita oggetti del passato è una tendenza molto in voga negli ultimi anni e del resto il vintage ha il grande fascino di coinvolgere ed emozionare. «Il Micro Museo della Nostalgia si propone di esporre una collezione di oggetti provenienti da tutto il mondo e l'ingente quantità di materiale a disposizione, oltre alle nuove acquisizioni, permetterà di fare una rotazione periodica - spiega ancora Fumagalli - Per i visitatori sarà una sorta di viaggio indietro nel tempo che susciterà emozioni e per i più piccoli la scoperta di come si viveva bene anche con poco. I primi entusiasti, e con un pizzico di nostalgia, nel rivedere dopo decenni degli oggetti familiari, appartenuti alla quotidianità di tutti; i secondi sbalorditi nel vedere perla prima volta degli oggetti a dir poco bizzarri per chi, come loro, è ormai circondato dalla tecnologia più avanzata, in ogni momento e luogo della giornata. Oltre all'evidente scopo culturale e ricreativo, il museo ha la funzione di custodire e tutelare oggetti ormai rari e di difficile reperibilità».

 

 

All'interno del Micro Museo della Nostalgia che si svilupperà su circa cento metri quadri, nel centro del paese, saranno allestiti due postazioni interattive che riproporranno immagini di alcuni degli storici cimeli riproducendone anche il suono come nel caso del telefono i cui numeri si componevano facendo girare il disco forato, o le macchine da scrivere per ufficio che occupavano mezza scrivania. Per poterli acquistare ha avviato una campagna di raccolta fondi dove i suoi generosi concittadini hanno risposto in massa. L'obiettivo del brianzolo "Doc", parafrasando il protagonista di "Ritorno al futuro" di Zemeckis, che ha costruito la sua scatola magica di ricordi e nostalgia è proseguire con la creazione di un network di musei analoghi a livello nazionale ed internazionale per promuovere la realizzazione di iniziative comuni, la tutela del patrimonio raccolto nelle collezioni e lo scambio di informazioni. «Mi piacerebbe soprattutto che le scolaresche venissero a visitarlo, giusto per capire con cosa sono cresciuti i boomer di oggi». L'ingresso al museo sarà a offerta libera.