La terra trema
Marche, forte terremoto devastante: è stato un miracolo? Ecco il video
Un violentissimo terremoto alle 7.07 del mattino, una scossa che ha fatto tremare le Marche e che si è sentita in tutto il centro Italia, fino al Veneto. Secondo quanto diffuso dall'Ingv, la magnitudo è stata di 5.5, la prima stima era stata di 5.7, L'epicentro nella costa marchigiana pesarese, alla profondità di 8 chilometri.
Dopo la prima scossa, una ventina di episodi meno gravi, insomma un lungo sciame sismico, la scossa più forte di magnitudo 4. Come detto segnalazioni da molte regioni: Veneto, Umbria, Lazio, Romagna adriatica e Toscana. Paura soprattutto nelle Marche, dove la gente si è riversata in strada.
Sospeso il traffico ferroviario in via precauzionale sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico, per sospetti danni ai binari e per svolgere verifiche. Chiuse le scuole ad Ancona, Fano, Pesaro, Urbino e Senigallia. Il sindaco di Senigallia, inoltre, sta facendo monitorare il rischio-tsunami. Nelle Marche chiusi al pubblico anche molti ospedali.
Eppure, miracolosamente, non risulterebbero danni ingenti né feriti o peggio vittime. "C’è stato grande spavento perché la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze", ha comunque aggiunto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci.
Dunque le parole dell'assessore alla Protezione Civile e vicepresidente della regione Emilia Romagna, Irene Priolo: "A seguito della scossa al largo delle Marche, la protezione civile dell’Emilia-Romagna è attiva sul territorio, soprattutto nel riminese per verificare la situazione. Siamo in contatto con il Dipartimento Protezione Civile. Attualmente non si rilevano danni a cose o persone", ha scritto su Facebook.
Insomma, sembra essere un mezzo miracolo: una fortissima scossa, pochi danno, zero vittime. E l'entità del sisma la testimoniano le foto, i video e le immagini che potete vedere all'interno di questo articolo. Un terremoto tremendo che, per fortuna, sembra aver graziato le Marche e l'Italia.