parla il testimone
Alberto Balocco, scoperta inquietante: "Vivo se fosse passato dal bosco"
Alberto Balocco e Davide Vigo avrebbero potuto salvarsi. A dirlo è Renzo Baccarani, titolare del rifugio Casa Assietta, nonché una delle ultime persone a parlare con l'imprenditore e l'agente di commercio. I due sono morti venerdì mattina, quando - partiti da Sauze d’Oulx e raggiunta la cima del col dell’Assietta - sono stati colpiti da un fulmine. "Erano allegri, abbiamo chiacchierato un po’ e mi hanno detto che sarebbero tornati indietro lungo la strada dei Cannoni. Forse se non avessero deciso di cambiare itinerario si sarebbero potuti salvare", conferma Baccarani ancora scosso per la tragedia.
L'amministratore delegato della nota azienda dolciaria e l'amico si erano fermati a mangiare al rifugio dopo aver percorso un lungo tratto di strada in bicicletta. "Mi hanno detto di aver organizzato da parecchio tempo il giro dell’Assietta in mountain bike e che uno dei due era arrivato apposta dal Lussemburgo - racconta il ristoratore al Corriere della Sera -. Il rifugio era pieno, c’erano tanti motociclisti e quando è arrivato il maltempo sono rimasti tutti al coperto". Non Balocco e Vigo che hanno invece deciso di ripartire subito.
"Quando sono partiti qui non pioveva ancora. Si vedevano però le nuvole in lontananza e c’era molto vento — continua Baccarani —. Il punto dove è successo l’incidente si trova a 4 chilometri di distanza, sul sentiero dell’Assietta, quello che avevano percorso all’andata per venire qui. Probabilmente hanno preferito evitare il bosco e scelto la strada sterrata. Però su questo versante il temporale non è stato poi così violento, solo un po’ di pioggia, mentre di là ha addirittura grandinato. I nuvoloni erano tutti sopra il Sestriere e loro per tornare a Sportinia dovevano passare proprio dal col Basset".
Per Baccarini dunque se fossero passati dai boschi, sarebbero ancora vivi: "Lì è uno sterrato, non c’è una pianta nel raggio di chilometri. Il posto peggiore quando ci sono i fulmini". Stando alle ultime ricostruzioni, il fulmine è stato per entrambi fatale: i due erano fermi a pochi centimetri l’uno dall’altro, con i piedi a terra. Forse, se fossero stati colpiti dal fulmine mentre pedalavano le conseguenze sarebbero state meno gravi.