Il caso

Gallipoli, truffa del tavolo invisibile: "Per 600 euro", dove hanno portato questa ragazza

Elena Sofia Venturi è una studentessa di giurisprudenza che sui social ha condiviso la sua esperienza in un noto locale di Gallipoli. La ragazza aveva prenotato un tavolo con altre 14 persone, per un totale di 600 euro (40 a testa): peccato che il suddetto tavolo il realtà non esisteva, dato che la comitiva era stata scortata a un misero sgabello, piazzato ai margini della pista.

 

 

“Arriviamo in discoteca - è la ricostruzione della ragazza - paghiamo il Pr in contanti, non ci viene fornito né un braccialetto, né uno scontrino, né una ricevuta fiscale che giustificasse il nostro ingresso e l’avvenuto pagamento”. I problemi veri iniziano però poco dopo l’ingresso nel locale: “La ragazza ci scorta al tavolo che non era un tavolo, era uno sgabello nella pista all’entrata. Quaranta euro buttati dalla finestra”. Allora Elena ha provato a protestare, ma si è trovata dinanzi a un muro: “Il buttafuori mi ha detto che non avendo il braccialetto, o niente che certificasse che avevo pagato, se avessi varcato la transenna non sarei più potuta entrare”.

 

 

Quanto tutto sembrava perduto, provvidenziale è stato l’incontro con un gruppo truffato alla stessa maniera. Della serie, l’unione fa la forza: il titolare del locale alla fine è intervenuto. “Ci dà i braccialetti - ha raccontato Elena - invita a salire in terrazza, quella che avevo pagato, rubando però il tavolo a qualcun altro. Quindi io ho risolto il mio problema ma ho rubato il tavolo a qualcuno che verrà dopo di me. Benvenuti a Gallipoli”.