Arancia meccanica
Reggio Calabria, ragazzo linciato sul lungo mare: "Morto, è morto!"
Ancora una aggressione tra giovanissimi sul lungomare di Reggio Calabria. Sabato scorso, a poche ore dal Pride, nel quale tutta la città si era unità per inneggiare all'inclusione e alla tolleranza, numerosi giovani hanno iniziato a darsele di santa ragione a pochi passi dall'Arena dello Stretto. Il tutto è stato ripreso da alcuni residenti: nei video postati sui social vedono decine di ragazzi si sono scontrati senza freni, tra calci, pugni e sedie scagliate addosso. Intorno solo curiosi, intenti a riprendere le scene con il telefono e nessuno che ha provato a calmare gli animi. In uno, dove si vedono in tanti, contro uno solo, che prova a scappare finché non viene accerchiato e riempito di botte si sente la voce: "È morto, è morto".
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Per fortuna non c'è stata alcuna vittima, ma il segnale che arriva da Reggio Calabria è drammatico. Tanto da far tuonare il sindaco Giuseppe Falcomatà che postando questo ultimo video commenta: "Il nostro Lungomare in questi giorni è teatro di tante iniziative ed eventi, concerti, momenti di svago e di divertimento. Eppure c'è chi sembra non gradire e preferisce trascorrere il tempo in questo modo. Scene già viste purtroppo, evidentemente i messaggi educativi non bastano mai", scrive il primo cittadino. Per il sindaco "c'è poco da capire: evidentemente c'è chi, seppur giovanissimo, sceglie proprio di esprimersi in questo modo barbaro, attraverso la violenza". "Questa non è la nostra città, non è la Reggio che conosciamo", rincara la dose Falcomatà. "Non è quella Reggio inclusiva, tollerante, quella Reggio del dialogo e del rispetto delle regole, per la quale lavoriamo ormai da tanti anni".