La richiesta della Procura
Greta Beccaglia, la giornalista molestata in diretta tv? Cosa rischia ora il tifoso
Il tifoso che molestò la giornalista sportiva Greta Beccaglia in diretta tv rischia parecchio: La Procura - come riporta il Corriere fiorentino - ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di violenza sessuale, un reato punito con la reclusione da 6 a 12 anni. La vicenda risale a più di sette mesi fa, quando l'inviata di Toscana Tv venne molestata fuori dallo stadio Castellani al termine di Empoli-Fiorentina da Andrea Serrani, ristoratore marchigiano di 45 anni. Quest'ultimo le diede una pacca sul sedere mentre passava alle sue spalle.
La Beccaglia reagì subito dicendo: "Non puoi fare questo, mi dispiace", mentre dallo studio con cui era collegata le suggerivano di "non prendersela". Rintracciato dalla Digos, l'uomo si giustificò parlando di "goliardata". Ma la giornalista non ne volle sapere e lo denunciò. "Non merito la gogna mediatica che si è scatenata contro di me, non ho mai fatto male a nessuno e vivo la mia vita lavorando - commentò il tifoso -. Porgo le mie scuse a Greta Beccaglia, sono pronto a farlo pubblicamente, anche in diretta Tv se serve. Non volevo offenderla o mancarle di rispetto".
Adesso per Serrani si mette male: dopo il Daspo, che gli fu comminato all'epoca dal questore di Firenze, ora rischia pure un processo con conseguenze parecchio pesanti. Con lui è indagato anche un altro tifoso toscano, un 45enne che avrebbe importunato verbalmente la Beccaglia in quegli stessi istanti. Nel frattempo pure contro di lui è già stato disposto il Daspo.
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