L'ordinanza
Castenaso, lavi due volte i capelli dal parrucchiere? Massacrato
In Italia si sta valutando lo stato di emergenza a causa della siccità e delle ondate di calore che stanno mettendo a dura prova il nostro Paese. Intanto a Castenaso, nel bolognese, il sindaco ha deciso di prendere l’iniziativa per fronteggiare la crisi idrica: l’ordinanza è finalizzata a evitare gli sprechi di acqua, ma a fare clamore è stato soprattutto il divieto di un secondo lavaggio di capelli dal parrucchiere.
Il Comune gestito da Carlo Gubellini ha spiegato ai cittadini che un rubinetto lasciato aperto eroga mediamente 13 litri al minuto: se si moltiplica la cifra per il numero di parrucchieri presenti in paese (circa una decina), ecco che salta fuori uno spreco evitabile in una situazione di emergenza come quella attuale. “Nessun intento punitivo - ha spiegato il sindaco al Corriere di Bologna - così si risparmierebbero migliaia di litri d’acqua al giorno”, e non è poco per un comune come Castenaso, che conta circa 16mila abitanti.
"Abbiamo chiesto ai parrucchieri di fare un risciacquo in meno perché riteniamo non sia indispensabile. Nessuno ha protestato - ha sottolineato il primo cittadino - hanno capito la ratio dell’ordinanza, che non è vessatoria”. Per chi non rispetta l’ordinanza anti-sprechi sono previste delle multe che vanno dai 25 ai 500 euro: prevista la riduzione se la sanzione viene pagata in breve tempo.