Dramma
Macerata, padre stroncato da un malore: moglie e figlio muoiono di fame, come è potuto accadere
Sembra una storia d'altri tempi, magari anche d'altri Paesi, quella che invece arriva da Macerata. Dove il capofamiglia muore per un malore, e moglie e figlio muoiono di fame. Vite stravolte. Esistenze invisibili. Solitudini palesi che si rivelano fatali. Soprattutto se chiami i soccorsi e questi se ne vanno. Vivevano in una villetta nell'entroterra marchigiano, coperta da piante alberi arbusti e un grande cancello. Lui è Eros Canullo, 80 anni. Pensionato. Per anni aveva gestito la fonderia del padre. Lei, la moglie, Angela Maria Moretti, di anni ne aveva 76. Logopedista per l'Anffas, Associazione N Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, molto conosciuta in paese. Alessandro, il figlio 54enne. Appassionato di musica ed ex scout. Quand'era ragazzo e studiava Lettere aveva avuto un brutto incidente che lo aveva reso invalido. Una notte era rimasto senza benzina, scendendo dall'auto era stato investito. Rimasto a lungo in coma, poi costretto in sedia a rotelle, aveva imparato a tenersi in piedi. Ma cadeva spesso. Il papà lo accompagnava per la città. Li vedevi sottobraccio, camminando fianco a fianco.
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Era il padre che provvedeva ai bisogni e alle spese di famiglia. Andava a prendere le medicine. Le cure. Anche perché la madre a settembre 2020 aveva avuto un ictus. Ed era rimasta immobilizzata al letto. Riservati. Poco inclini alle confidenze. Quando il padre aveva ceduto l'attività si era dedicato al figlio senza riserve. Ma arriva il 6 settembre scorso. I loro corpi vengono trovati senza vita alle 9 del mattino in questa villetta a Borgo Santa Croce. La comunità cade nello sgomento. I giornali locali titolano: «Macerata, tragedia a Borgo Santa Croce: trovata priva di vita un'intera famiglia». I loro cadaveri vengono ritrovati dopo che la sorella di lei, che sta a Milano lancia l'allarme, preoccupata perché da settimane non aveva alcun contatto. Ma torniamo indietro. A fine maggio 2021 arriva una segnalazione ai Servizi Sociali del Comune di Macerata da una terza persona. La domanda viene presa in carico. Poi da lì non ci sono più stati contatti diretti. Il giorno in cui il padre si sente male, chiama i soccorsi ma pare che quando i soccorsi siano arrivati, non trovando nessuno, se ne siano andati. Nessuno sfonda la porta per scongiurare il peggio. E sulla famiglia ripiomba il silenzio. Da un amico partono alcune segnalazioni per il degrado della casa. Ma nelle Marche va un po' di moda, abbellire le abitazioni con arbusti e piante. Al punto che se non vedi più le porte va anche meglio. Il 5 agosto una pattuglia dei carabinieri si presenta in villa, ma nessuno risponde. I titolari della pizzeria accanto spiegano che la famiglia era solita trascorrere l'estate al mare e le ricerche si chiudono. E arriva settembre, quando la sorella di lei segnala la scomparsa. Il capofamiglia inoltre si era rivolto a un'agenzia per vendere l'immobile ma nessuno aveva più saputo nulla. Quando vengono trovati i corpi sono in avanzato stato di decomposizione. Il sostituto procuratore incarica il medico legale Roberto Scendoni e il professor Rino Froldi di risalire alle cause e alla data della morte. L'autopsia avviene due giorni dopo il ritrovamento. E venerdì scorso sono stati depositati i risultati. Eros Canullo sarebbe stato ucciso da un ictus, mentre era in bagno, tra la fine di giugno e gli inizi di luglio.
La moglie e il figlio sarebbero morti di fame. Inedia. La moglie è stata trovata sul letto. Il figlio ai piedi del letto della madre. Chi li conosceva dice che si erano isolati e che la malattia di lei li aveva allontanati anche dai parenti. Ora la procura valuterà se ci siano responsabilità per quanto accaduto. La consulenza è stata acquisita dall'avvocato Maurizio Gabrielli, che assiste gli eredi. «Dalla perizia - dice l'avvocato a Libero - è emerso che queste persone non sono decedute per un fatto esterno. Il padre è morto per un malore. E sono rimasti privi di aiuto tutti e tre. Verosimilmente il padre quando si è sentito male ha chiamato i soccorsi. Questi hanno suonato ma non trovando nessuno se ne sono andati. I servizi sociali erano già stati interpellati... ». «Macerata è sconvolta - dice il sindaco Sandro Parcaroli a Libero - le situazioni di solitudine e fragilità sono aumentate, dobbiamo essere più attenti nel captare i bisogni legati all'isolamento sociale».
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