Nei guai
Green pass, il ristoratore ribelle: "Venite, non controlliamo nulla". Finisce in disgrazia (anche per i clienti)
"Venite, non controlliamo il Green pass". Un ristoratore di Genova è finito nei guai. E con lui, molti dei suoi clienti. I titolari del locale "ribelle" hanno organizzato una serata senza rispettare le regole anti Covid attualmente in vigore. L'evento è stato addirittura pubblicizzato su Facebook: "Tutti uniti, spensierati e liberi". Peccato, però, che alla fine non sia andata benissimo: i carabinieri hanno identificato i titolari e 29 clienti.
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I no-Green pass che hanno deciso di incontrarsi in barba alle regole adesso rischiano una denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. I proprietari, tra l'altro, hanno ricevuto pure una multa di 3mila euro per carenze igienico-sanitarie. L'annuncio pubblicato dai ristoratori prima dell'evento era molto chiaro: c'era scritto che nessuno avrebbe controllato i dati personali "in quanto vige la legge naturale e universale di libertà di movimento dell'uomo e della donna vivi e liberi".
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All'arrivo dei carabinieri, si è scoperto che, dei 35 clienti presenti, solo in sei avevano mostrato il Green pass, mentre tutti gli altri sono stati identificati. Il controllo del locale, che rientrava in un servizio coordinato, è scattato a seguito di diversi esposti per il caos legato alla movida. I residenti, in particolare, si sono lamentati e hanno denunciato risse, urla e atti di vandalismo da parte di ragazzi ubriachi.
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