La tragedia
Mario Finotti, orrore a Rovigo: come muore a 91 anni tentando la fuga dall'ospizio
Voleva essere una «fuga» per la vittoria, per la libertà. Invece il tentativo di scappare dalla casa di riposo in cui si trovava, calandosi dalla finestra con le lenzuola, si è trasformato, per Mario Finotti di 91 anni, in un drammatico finale. Ospite dalla scorsa estate dell'opera pia «Francesco Bottoni» di Papozze, in provincia di Rovigo, l'uomo è stato trovato senza vita, a penzoloni dalla finestra della struttura. L'anziano si era legato delle lenzuola alla vita e poi, verso l'alba, ha tentato di calarsi dalla finestra della sua stanza, al primo piano.
Finotti, però, non è riuscito a controllare il peso del corpo durante la discesa e, probabilmente, in un movimento a pendolo repentino ha subito un colpo risultato mortale. La scoperta della morte è avvenuta la mattina, verso le sei e mezza, al cambio di turno degli operatori della Rsa. «Siamo scossi per quanto accaduto», racconta il direttore della struttura, Luca Avanzi, «Mario Finotti stava bene, non soffriva di patologie degenerative. Non si sa cosa gli sia passato per la testa, perché da un punto di vista psicologico era sereno. Anche la scorsa settimana, la nipote aveva parlato con la psicologa in videochiamata ed era emerso un buon quadro psicologico dell'anziano».
Nipote e pronipote del novantenne vivono a Bologna e sono gli unici parenti con cui la vittima aveva contatti. Da tre settimane, per altro, si trattava di contatti esclusivamente per via telematica, a causa della sospensione delle visite in presenza alla casa di riposo di Papozze, per via dei protocolli Covid. «Il tema della solitudine delle persone anziane che si trovano lontano dalla propria casa e dagli affetti», spiega Avanzi, «è un tema che può essere centrale rispetto all'episodio. Gli operatori e gli infermieri non riescono a sostituirsi alla famiglia. Di certo l'ospite poteva uscire e andare dove voleva dalla casa. Finotti era anche un uomo solare; l'età e l'inizio di deficit cognitivi forse hanno contribuito al triste epilogo». Un incidente fatale, quindi, come confermato anche dalla Procura, dopo un primo intervento dei carabinieri di Adria, a Papozze con Suem e vigili del fuoco per il recupero della salma.