il monitoraggio
Omicron, ospedali al collasso: ecco le regioni che rischiano la zona arancione dal 10 gennaio
Dal prossimo lunedì, 10 gennaio, alcune Regioni passeranno dalla zona gialla a quella arancione. Secondo le previsioni infatti alcune di esse raggiungerà per allora il 30 per cento di occupazione dei letti nei reparti ordinari e il 20 per cento dei posti in terapia intensiva e quindi venerdì 7 gennaio la cabina di regia potrebbe decidere il cambio di colore.
Sale infatti al 15 per cento il tasso di occupazione delle terapie intensive al livello nazionale, +1% in un giorno. È quanto emerge dal monitoraggio quotidiano dell'Agenas aggiornato con i dati di ieri sera 3 gennaio. Su anche l'occupazione dei posti letto in area medica, al 19% (+1%). E sono 15 le regioni con le rianimazioni sopra la prima soglia critica del 10%: Abruzzo e Umbria (12%), Sicilia (13%), Lombardia (14%), Emilia Romagna, Calabria e Toscana (15%), Friuli Venezia Giulia e Lazio (17%), Provincia di Bolzano, Piemonte e Veneto (18%), Liguria e Marche (21%), Provincia di Trento (24%). Di queste, la Liguria è quella che sicuramente passerà all'arancione, avendo superato la soglia del 20% di terapie intensive ma essendo sul filo anche per i ricoveri ordinari, al 30%, esattamente al limite.
Ma cosa cambia tra zona gialla e arancione? Chi non è vaccinato non può uscire dal proprio Comune di residenza e all’interno di esso possono muoversi solo con mezzi propri. Solo i non vaccinati che vivono in Comuni con meno di 5mila abitanti possono comunque muoversi fino a 30 chilometri di distanza. Libertà di spostamento invece per i vaccinati. A chi non ha il certificato verde rafforzato è vietato mangiare ai tavoli di bar e ristoranti, anche all'aperto. Per quanto riguarda lo sci è possibile utilizzare gli impianti e acquistare lo skipass solo se si è in possesso di Super Green Pass. Per tutte le attività sportive, comprese le piscine all'aperto e l'accesso agli spogliatoi, è necessario essere in possesso del Super Green Pass.