Situazione critica
Tamponi, "stanno finendo i reagenti". La verità nascosta dal governo: "Segnali dai mercati", conseguenze tragiche
L’Italia ha un grosso problema strettamente connesso ai tamponi. Sono infatti diventate all’ordine del giorno le file interminabili per fare il test, dato che al momento è difficile trovare una persona che non sia un contatto di un positivo. Soltanto nella giornata di ieri sono stati processati oltre un milione di tamponi, ma intanto la tensione continua a salire fuori dalle farmacie e dai laboratori: soprattutto nelle grandi città come Milano e Napoli le code sono lunghissime e snervanti.
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Per questo va rivista al più presto la strategia dei tamponi: la soluzione ideale sarebbe prevederli soltanto per chi ha sintomi, senza che tutti i contatti di un positivo (soprattutto se vaccinati con tre dosi o con due da meno di quattro mesi) corrano a testarsi. In questo modo si eviterebbe la paralisi dell’Italia, dato che con le regole attuali presto si potrebbero avere più persone in quarantena che a lavorare. Inoltre si sta profilando un problema tutt’altro che secondario: “C’è un dubbio che finiscano i reagenti e anche i tamponi perché qualche segnale sta arrivando dai mercati”, ha dichiarato Luca Zaia.
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Allarme rilanciato anche dall’ordine dei medici di Roma: “Bisogna aumentare gli approvvigionamenti di reagenti. Ma forse è arrivato il momento di rendere obbligatoria la vaccinazione anti-Covid”. Il governo aspetta il parere del Cts per prendere una decisione, che dovrà arrivare per forza a stretto giro di posta.
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