Fiammate pericolose
Covid, "Omicron non c'entra": picco di contagi e morti in Italia, l'agghiacciante teoria del fisico Battiston
“Siamo ancora lontani dal picco e questo al netto della variante Omicron che è da vedere che impatto avrà qui”. Parla molto chiaramente Roberto Battiston, professore di fisica e direttore dell’osservatorio epidemiologico sul Covid all’università di Trento. “Quando raggiungeremo il picco è la domanda delle domande - ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera - le variabili sono così tante da rendere impossibile una proiezione seria”.
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E allora rimarremo al buio almeno fino a gennaio, quando finalmente potremmo avere una previsione attendibile “a condizione che non cambino alcuni fattori: campagna per la terza dose che procede spedita, super green pass e vaccini ai 5-11enni”. Battiston sta aspettando la vera fiammata riconducibile alla variante Omicron, che in Italia deve ancora arrivare: “Non è detto che le conseguenze saranno uguali a quelle del Regno Unito. Questo grazie al lavoro fatto, alle vaccinazioni con i prodotti migliori, alle terze dosi, al green pass e alle mascherine”.
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Intanto però ieri sono stati sfondati i 30mila contagi giornalieri, quando invece ne erano previsti circa 26mila: “E si potrebbe arrivare anche a 50mila - ha spiegato Battiston - se l’Rt resterà a 1,3 nelle prossime 2-4 settimane. Ma a prescindere da Omicron, che non si sta facendo ancora sentire: questa è la fiammata della Delta”. Quindi diventano ancora più importante i vaccini, grazie ai quali “i nostri ospedali possono reggere così tanti contagi. Ma con un Rt elevato per troppe settimane - ha avvisato il fisico - anche gli ospedali andranno in affanno”.