Quale futuro
Green pass, sette mesi? Non proprio: taglio drastico dei tempi. Ipotesi-choc: quanto dura
Sul tavolo del governo, nuove strette. Per fermare il coronavirus, che tinge nuovamente l'Italia di colori, Mario Draghi è pronto a varare nuove limitazioni. In particolare sono due ad accendere il dibattito e si tratta della riduzione della durata del Green pass e l'obbligo di tampone anche ai vaccinati per partecipare a feste e grandi eventi. L'obiettivo è dunque arrivare a un compromesso in grado di non spaccare la maggioranza. Il premier proverà a raggiugerlo giovedì 23 dicembre, quando riunirà la cabina di regia.
La durata del Super Green pass potrebbe passare da nove a setti mesi, se non addirittura a cinque come suggerisce il ministro Renato Brunetta. D'altronde feste e discoteche sono i luoghi ritenuti più a rischio. Secondo gli esperti il poco distanziamento e l'assenza di mascherina per bere o mangiare mette a repentaglio la sicurezza delle persone. Non solo, perché il decreto sulla certificazione verde rafforzata scade il 15 gennaio, ma sembra scontato che il green pass rilasciato a guariti e vaccinati venga prorogato almeno fino al 31 marzo, quando scade lo stato di emergenza.
Nel governo si ragiona anche sull'ipotesi di imporre un tampone negativo, già dal 27 dicembre, in tempo per il Capodanno a chi ha già ricevuto la dose di vaccino. Una tesi a cui si oppone Giorgia Meloni: "Apprendiamo dalla stampa - ha fatto sapere la leader di Fratelli d'Italia - l''ennesima giravolta del 'governo dei migliori': dopo averci detto che i tamponi erano inutili, pare che l'esecutivo stia studiando una norma per renderli necessari per partecipare a feste ed eventi pubblici. Fratelli d'Italia, che al contrario ha sempre considerato i test uno strumento valido per il contrasto della pandemia, ha da tempo chiesto che questi fossero gratuiti". Eppure il presidente del Comsiglio sembra irremovibile.