La stretta
Super green pass al via tra 3 giorni, "controlli a tappeto": il documento, cosa (e dove) si rischia da lunedì
Il 6 dicembre è ormai alle porte e il nodo principale legato al super green pass è quello dei controlli. In merito alle nuove restrizioni anti-Covid introdotte dal decreto dello scorso 26 dicembre, il ministero dell’Interno ha inviato una circolare ai prefetti in cui si precisa che “appare opportuno rammentare la decisiva rilevanza del contributo degli enti gestori, in particolare attraverso il proprio personale addetto alle verifiche, in possesso della qualifica di incaricato di pubblico servizio”.
Leggi anche: Vaccino, con l'avambraccio in silicone all'hub. Sconcerto a Biella: truffa per il Green pass, denunciato
La circolare porta la firma di Bruno Frattasi, capo di gabinetto del Viminale: “I controlli sono decisivi” e saranno potenziati soprattutto nel fine settimana “in zone di shopping e movida”. A finire nel mirino è in particolare il ruolo delle aziende del trasporto pubblico locale: “L’osservanza delle nuove disposizioni - si legge nella circolare - finalizzate al contenimento della pandemia, è la vera chiave per rafforzare le primarie esigenze di tutela della salute pubblica e per non vanificare gli sforzi già compiuti in tale direzione, scongiurando così il ripristino delle più restrittive misure introdotte in passato e il rallentamento del processo di ripresa dell’economia nazionale”.
Leggi anche: Mario Draghi minacciato dai no-vax: "Ogni sera, ore 21, in via...", informazioni riservate
Più concretamente il decreto stabilisce che “i prefetti inviino al ministro dell’Interno una relazione settimanale che dia conto degli esiti dell’attività effettuata nell’ambito di rispettiva competenza per assicurare, tra centro e territorio, un continuo flusso informativo”. La gestione del controllo dei certificati su treni e trasporto pubblico sarà quanto mai cruciale, ancora di più alla luce degli ultimi dati, con l’incidenza dei casi di Covid che è salita anche questa settimana.
Leggi anche: Veneto, "i no-vax qui non entrano". Nel regno di Luca Zaia la misura estrema: tamponi, la pazienza è finita