Pandemia

Bollettino 30 novembre: 89 morti, oltre 12mila contagi, salgono i ricoveri. Da Israele, Pfizer e Omicron: "I primi dati"

Il bollettino di oggi, martedì 30 novembre, conferma come la pandemia in Italia stia continuando a picchiare duro. Nelle ultime 24 ore si registrano 12.764 nuovi positivi rispetto ai 7.975 della vigilia, dato molto meno "robusto", il penultimo, poiché basato sui test della domenica. Dunque il numero di vittime: 89 morti in 24 ore rispetto ai 65 del giorno precedente. Dall'inizio della pandemia, 133.288 persone hanno perso la vita in Italia. In totale, da inizio pandemia in Italia sono stati registrati 5.028.547 casi di coronavirus.

Dunque il dato relativo agli attuali positivi, a 194.270 persone, rispetto ai 189.643 del giorno precedente. I tamponi effettuati sono stati 719.972, per un totale da inizio pandemia pari a 119.331.735. Il tasso di positività nelle ultime 24 ore si assesta all'1,8%, in netto calo rispetto al 2,9% della vigilia (dato più alto sempre per il minor numero di tamponi eseguiti).

Sul fronte ricoveri, spaventa l'incremento di ingressi in reparti per il ricovero ordinario: 106 nelle ultime 24 ore per un totale di 5.910 persone. Dunque sale di 14 unità anche il saldo dei ricoverati in terapia intensiva, per un totale di 683 persone. Alla vigilia i ricoveri ordinari erano saliti di 171 unità mentre quelli in terapia intensiva di 31 unità: il dato dunque risulta in lieve calo.

Quasi in contemporanea all'uscita dei dati del bollettino, da Israele arrivavano importanti indicazioni circa la campagna vaccinale. I primi dati raccolti nel Paese infatti mostrano come con tre dosi del siero Pfizer si sarebbe protetti e coperti anche dalla variante Omicron. Lo ha confermato il ministro della Sanità di Israele, Nitzan Horowitz. Al Times of Israel ha spiegato che "la situazione è sotto controllo e non c’è motivo di panico. Ci aspettavamo una nuova variante e siamo pronti... Nei prossimi giorni avremo informazioni più precise sull’efficacia del vaccino ma le prime indicazioni mostrano che coloro che hanno un richiamo sono molto probabilmente protetti contro questa variante", ha concluso il ministro.