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Green pass, Francesco Acquaroli governatore delle Marche: il sospetto sui contagi
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, con la sua regione a rischio zona gialla, spiega di avere dubbi e sospetti sul super green pass e sui nuovi limiti imposti verso i no vax. "Non penso che basteranno a bloccare il contagio, che dev' essere il nostro primo obiettivo. Chi si voleva vaccinare ormai si è vaccinato, l'effetto certificato si è esaurito, restano gli altri che sono una grande percentuale, il 15%. Ma loro, i no vax, non vanno visti come nemici. Dalla pandemia si esce tutti uniti, invece il super green pass rischia solo di inasprire le tensioni sociali. Il Covid si ferma in altri modi...", ha spiegato al Corriere della Sera.
"Oggi siamo al 9,6% dei posti letto occupati in terapia intensiva. Sono 23 su 238 disponibili, ma abbiamo il 7,6% dei letti occupati in area medica quando la soglia critica è il 15%. Insomma, rispetto all'anno scorso ora ci sono i vaccini e se è vero che ogni giorno assistiamo a un aumento importante dei contagiati, per fortuna la gran parte non finisce ricoverata. L'anno scorso avevamo i pronto soccorso intasati, oggi è diverso e lo scenario diventa quasi indecifrabile, perché il Covid continua a girare, con o senza super green pass", ricorda Acquaroli.
Lo stesso Acquaroli, esponente di Fratelli d'Italia, con tutta la sua giunta è stato una settimana di isolamento dopo che un assessore, Guido Castelli, pur vaccinato con doppia dose, ha contratto il virus. "In forma lieve grazie al vaccino però se l'è preso ugualmente". Per Acquaroli pensa inoltre di lanciare una rete di punti informativi, con medici sparsi nelle piazze di tutte le province, per incontrare "i cittadini per strada parlando con loro, tentando di disinnescarne paura e diffidenza. Volete farmi passare per il nemico delle restrizioni, ma non è così. Il mio approccio non è ideologico, cerco di essere oggettivo. Due giorni dopo il mio insediamento, era il 3 ottobre scorso, introdussi l'obbligo di mascherina all'aperto. Fu il mio primo provvedimento. Adesso vediamo i dati, se ci sarà bisogno interverrò di nuovo", conclude Acquaroli