La decisione

Ciro Grillo rinviato a giudizio insieme ai tre amici. Giulia Bongiorno: "E abbiamo anche la scatola nera"

Andranno tutti a processo. Ciro Grillo e i suoi tre amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, sono stati  rinviati a giudizio con l'accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di Silvia, ragazza italo-norvegese che aveva 19 anni nel luglio del 2019 quando sono avvenuti i fatti. Lo ha deciso la gup Caterina Interlandi dopo un'ora di Camera di consiglio. E' stata così accolta la richiesta del Procuratore Gregorio Capasso.

Parlando con i giornalisti durante l'attesa della decisione del giudice sul rinvio a giudizio - come poi è stato - o sul proscioglimento dei quattro imputati, Giulia Bongiorno, che difende la presunta vittima dello stupro ha sottolineato che "nonostante la Cassazione ritiene che le dichiarazioni della persona offesa di un delitto di violenza sessuale, dopo la verifica della credibilità, costituiscano di per sé prova per una condanna, in questo processo ci sono numerosi riscontri contro gli imputati, abbiamo anche la scatola nera che comprende tutte le intercettazioni e le chat, come quelle della mia assistita nella stessa notte dello stupro".  

Questa mattina 26 novembre, infatti, in aula, gli avvocati di accusa e difesa avevano dibattuto anche sulla base delle trascrizioni e traduzioni di chat e telefonate la cui perizia era stata richiesta nell'udienza dello scorso 5 novembre. Udienza che si era poi chiusa con la richiesta dei legali di un rinvio a seguito della perizia depositata lo scorso 15 novembre. I quattro giovani non erano presenti in aula. Il presunto stupro di gruppo sarebbe avvenuto nel residence di Beppe Grillo a Cala di Volpe, in Costa Smeralda