Delitto di Avetrana
Michele Misseri, l'accusa pesante della figlia Valentina: "Ha ucciso lui Sarah, non è un pezzo di pane come dicono"
"E' un clamoroso errore giudiziario, è assurdo che nessuno si renda conto di quello che è accaduto": la figlia di Michele Misseri, Valentina, scagiona la mamma Cosima e la sorella Sabrina, condannate per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi, avvenuto 11 anni fa ad Avetrana. E punta il dito contro il padre Michele che, invece, è stato condannato solo per la soppressione del cadavere. Riferendosi a Cosima e Sabrina, in un'intervista a Tpi ha detto: "Loro sono dentro da innocenti per vari motivi. Il primo è di tipo personale: sono certa che non avrebbero mai fatto del male a Sarah. Il secondo riguarda la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri, centrale per l’accusa, che torna a ribadire di aver solo sognato la scena in cui mia madre e mia sorella costringevano Sarah a salire in macchina".
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Poi l'atto di accusa contro il padre: "Dai media è sempre stato presentato un pezzo di pane, vessato dalle arpie di casa, ma non è così". Per poi fare riferimento a un episodio specifico: "Ci raccontò, anche se non abbiamo trovato conferme, che in Germania aveva picchiato violentemente un uomo che aveva provato a rubargli i gettoni nella cabina telefonica". E non è tutto. Valentina ha parlato anche di una "cosa intima": "Ero una ragazzina e dovevo fare la doccia. Come tutte le domeniche mi spogliai davanti a lui. Mi guardò e mi disse: ‘Da ora in poi tu non ti devi far più vedere così da me’. Mi sentii sporca".
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L'accusa di Valentina Misseri è molto pesante: "Sono certa sia stato mio padre a uccidere mia cugina". Scendendo nel dettaglio, ha aggiunto: "Quel pomeriggio secondo me Sarah è scesa in garage per non suonare, perché mia madre a quell’ora dormiva. Lui ci ha provato, lei lo ha respinto con un calcio e papà ha perso la testa. Dai verbali ho letto una sua dichiarazione che ha illuminato l’accaduto: ’Non l’avevo mai vista con i pantaloncini così corti e il seno le stava sbocciando'. Mi ha riportato alla mente l’episodio della vasca". La ragazza, poi, ha ammesso di aver pensato di scrivere a Mattarella per la grazia: "Non posso accettare che le cose restino così, per sempre".