Pandemia

Bollettino 15 novembre, schizza il tasso di positività. Contagi, +192% tra gli operatori sanitari: gli ospedali non sono sicuri?

La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo, anche se tutti i dati sono in crescita e invitano alla prudenza da qui a Natale, quando poi si capirà davvero se avremo sventato la quarta ondata, riducendola a “ondina”, o se la subiremo anche noi come la Germania, il Regno Unito e gran parte dei paesi dell’Europa dell’Est. Nello specifico, i numeri di oggi - lunedì 15 novembre - sono poco attendibili a causa del solito crollo domenicale dei test.

Il bollettino rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 5.144 contagiati (ieri erano 7.569), 3.510 guariti e 44 morti a fronte di soli 248.825 tamponi analizzati, con il tasso di positività che per questo motivo è schizzato al 2,1 per cento (+0,4 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la situazione non è grave ma il lento aumento continua con costanza: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +161, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +17.

A proposito degli ospedali, è stata registrata una risalita importante dei contagi tra gli operatori sanitari: in due mesi sono aumentati del 192,3 per cento, passando dai 936 casi registrati il 14 settembre ai 2.736 del 14 novembre. Oltre l’80 per cento dei positivi al Covid sono infermieri, un dato che deve far riflettere, perché dopo il periodo estivo anche gli ospedali stanno iniziando ad essere non del tutto sicuri a livello di contagio. Grazie al vaccino, però, il numero di decessi e casi gravi è crollato a picco tra gli operatori sanitari.