Le ipotesi al vaglio
Roberto Speranza e il piano anti-Covid: "Zone rosse", fuga di notizie dal Ministero
I contagi da coronavirus sono in crescita. Nulla di allarmante per il ministro della Salute Roberto Speranza, almeno al momento. Non è infatti escluso un picco con l'arrivo dell'inverno e gli altri paesi lo dimostrano. Per questo il governo non intende indietreggiare sulle misure contro il Covid fin qui vagliate. Primo tra tutti il Green pass obbligatorio fino all'estate con una proroga della sua validità fino ai 12 mesi. Poi, in concomitanza con l'operato del generale Figliuolo, le terze dosi del vaccino. Queste ultime verranno piano piano somministrate a tutti, non solo ai pazienti fragili. Sul tavolo lo stato di emergenza fino al 31 marzo. Saranno queste le principali regole per gli italiani, che allo stesso tempo non potranno dimenticare la mascherina al chiuso.
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"Non si tocca", aveva avvertito il ministro della Salute, che ribadisce la necessità di mantenere anche il distanziamento sociale. Rimarrà valido anche il sistema dei colori che consente di mantenere aperte le attività imponendo misure drastiche solo in quelle aree dove la situazione peggiora, anche potendo ricorrere alle "zone rosse" in caso di eventuali cluster. L'Italia ad ora è tutta bianca, ma presto potrebbe esserci un cambio di fascia per alcune Regioni come il Friuli-Venezia Giulia, le Marche, la Calabria e la provincia di Bolzano.
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Dello stesso parere il sottosegretario alla Salute. Andrea Costa, interpellato in merito alla situazione attuale e alla proiezione della pandemia a Natale, aveva detto: "Quello di quest'anno sarà davvero un Natale diverso da quello dello scorso anno". Eppure tutto dipenderà da noi: "Molte scelte dipenderanno da quanti non vaccinati decideranno di vaccinarsi. L'obiettivo è quello di raggiungere il 90 per cento e a quel punto credo che si possa aprire una fase nuova". Un auspicio ancora difficile da raggiungere.