Dopo Berlino, l'Italia?

Covid, i tamponi negativi non bastano più: nuove restrizioni sui lavoratori, situazione fuori controllo?

Il rialzo dei contagi da coronavirus preoccupa la Germania. E se i tre partiti (socialdemocratici, Verdi e Liberali), impegnati nel programma del primo esecutivo post-Merkel, non hanno alcuna intenzione di inasprire le misure contro il coronavirus, nulla impedisce ai vari Comuni, i Länder, e ai privati di adottare nuove misure. Così aziende alla stregua della Bayer, di Eon e il gruppo assicurativo Ergo, hanno annunciato che apriranno le mense ai soli dipendenti vaccinati e a quelli guariti.

 

 

Insomma, non basterà più un tampone negativo. A confermarlo il Rheinische Post: le persone che non possono o non vogliono dimostrare di essere guarite o vaccinate non potranno accedere a luoghi esclusivi senza indossare la mascherina. Una misura necessaria per aumentare la percentuale di vaccinati e che farà ricredere, vista la fine della gratuitità dei tamponi, qualche restio. 

 

 

Solo nella giornata dell'1 novembre in Germania si sono registrati 9.658 nuovi casi di Covid-19, con un'incidenza di 154,8 casi ogni 100 mila abitanti. Il giorno prima l'incidenza era a quota 149,1 e a 110,1 una settimana prima. Cifre che vanno di pari passo con una campagna di immunizzazione a rilento: solo il 67 per cento della popolazione è vaccinata. Numero ancora troppo basso per far tirare un sospiro di sollievo e che non promette nulla di buono, visto l'avanzare della variante Delta plus, la sottovariante della mutazione indiana del Covid.