Addio alle cabine telefoniche

Franci Belotti

Cabine telefoniche, addio. Nel 2010 Telecom lancerà una campagna di rottamazione degli ormai “inutili” scheletri di ferro. Il piano? Demolire 30 mila cabine delle 130 mila esistenti. Ma prima di iniziare la “demolizione” Telecom dovrà iniziare una lunga trattativa con il Garante della Comunicazione che pretende “adesivo di preavviso”. In sostanza dovrà incollare un cartello in ognuna delle cabine che intende abbattere, annunciandone la prossima dipartita. Il cartello indicherà un numero telefonico gratuito ed anche un e-mail che farà capo agli uffici del Garante. Un normale cittadino, potrà usare il numero di telefono o l’e-mail per “salvaguardare” la cabina telefonica dalla sua tragica fine. Nei successivi due mesi sarà il Garante a decidere se la cabina potrà ancora vivere perché utile. Oltre a ciò, il Garante chiede che le cabine esistenti siano ristrutturate e in caso di avaria Telecom dovrà ripararle entro 15 giorni. “Ad essere risparmiati dovranno essere i telefoni pubblici sistemati in realtà delicate – ha spiegato il Garente della Comunicazione -, come gli ospedali e le Asl; le carceri; le caserme con almeno 50 soldati; infine i rifugi di montagna (dove magari arriva la slavina e il cellulare non prende). Dovrebbero sopravvivere anche gli impianti che sono nelle scuole medie ed elementari”.