Il sospetto
Dora Lagreca "caduta da un balcone"? Terrificante svolta nelle indagini, "istigazione al suicidio": chi è indagato
Indagato per istigazione al suicidio Antonio Capasso, il fidanzato di Dora Lagreca, la trentenne modella precipitata dal quarto piano, sabato mattina 9 ottobre, a Potenza. La procura, che ha voluto riascoltare Capasso, lo ha iscritto nel registro degli indagati. Nel corso del primo interrogatorio aveva sostenuto di non essere riuscito a fermare la fidanzata che dopo aver scavalcato la ringhiera si è buttata. La donna non è morta subito, ma dopo due ore di agonia in ospedale.
Tra i due, nel corso della serata, c’era stata una violenta discussione. Una novità su quanto accaduto fuoriuscita dopo che sono stati sentiti una trentina di amici della coppia. Alcuni di loro avevano trascorso la serata con la coppia. Altri elementi dovrebbero arrivare dall’autopsia e dagli esami tossicologici fissati per domani martedì 12 ottobre "che accerteranno se la ragazza avesse assunto sostanze stupefacenti o alcol. Gli inquirenti hanno anche sequestrato la mansarda dove i due si trovavano al momento della morte della ragazza", rivela il Corriere della Sera.
Con questa svolta giudiziaria sono stati così confermati i dubbi sulle modalità della morte da parte della famiglia La Greca. aI genitori infatti avevano "escluso il suicidio" e avevano chiesto "la verità" sulla morte. Attraverso l'avvocato i famigliari avevano messo in evidenza che "non c'era alcuna sintomatologia che potesse far pensare a un suicidio". A dare l'allarme era stato proprio il fidanzato che era con lei nell'appartamento. Interrogato dai carabinieri, ha raccontato di aver trascorso la serata in compagnia della ragazza e di amici. Una volta tornati a casa, però, il litigio scoppiato già in macchina si sarebbe fatto più acceso. Durante l’interrogatorio l’uomo ha spiegato che a un certo punto Dora avrebbe aperto una delle due finestre della mansarda minacciando di farla finita buttandosi dal terrazzino. Una minaccia che lui avrebbe inizialmente sottovalutato. Quando la 29enne ha poi scavalcato la ringhiera non molto alta avrebbe tentato di fermarla. “Non ce l’ho fatta ad afferrarla”, ha poi aggiunto. Adesso però è indagato: la sua versione non deve aver convinto gli inquirenti.