Il caso
Pavia, il camionista muore di Coronavirus a soli 56 anni. "Come si stava curando a casa", una tragedia italiana
Una triste, tragica, parabola quella di un camionista di Pavia. Un autotrasportatore di 56 anni, residente a Codevilla in Oltrepo' Pavese e conosciuto per le sue posizioni no vax e addirittura negazioniste, è morto proprio dopo essersi contagiato con il covid. Secondo quanto riporta il quotidiano locale La Provincia Pavese che ne dà la notizia, dopo il tampone positivo, agli inizi di settembre, l'uomo ha provato a curarsi a casa.
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Ma in brevissimo tempo le sue condizioni di salute sono peggiorate. A quel punto, quando ormai la situazione era gravissima, l'autotrasportatore è stato portato in ospedale dove è deceduto poco dopo. Il camionista 56enne non si era vaccinato: lo aveva deciso lui, in coerenza con le sue convinzioni contro il vaccino anti-Covid e contro l'esistenza del virus, già manifestate ai tempi del primo lockdown del 2020.
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Le persone che lo conoscevano hanno raccontato proprio questo: che l'uomo rifiutava anche di ammettere che il coronavirus esistesse, pensava fosse una montatura. Di conseguenza il camionista ha anche sempre contestato le regole introdotte per limitare i contagi, dall'utilizzo della mascherina sino al Green pass. Sui suoi profili social l'uomo seguiva alcuni gruppi negazionisti, dove vengono espresse posizioni decisamente contrarie ai vaccini. Purtroppo si è dovuto scontrare con la realtà.