Maroni: "No legge per il web

Franci Belotti

Niente disegno di legge per prevenire la commissione di resti gravi su Internet, ma ci sarà invece un codice di autoregolamentazione tra tutti i soggetti coinvolti. E’ la decisione di Roberto Maroni, dopo l’incontro al Viminale con i gestori delle reti Internet e i rappresentanti dei social network. Il governo sembra dunque intenzionato a rivedere la decisione di intervenire per legge su una materia che, come ha detto lo stesso Maroni, è molto delicata perché va a incidere sulla libertà di espressione dei cittadini. La strada da seguire è quella di cercare un accordo tra tutti, definendo un codice di autoregolamentazione che coinvolga tutti i soggetti interessati, evitando interventi d'autorità ma ottenendo ugualmente il risultato. Un codice che dovrà essre approvato in tempi rapidi per, come dice Maroni, “combattere il proliferare di gruppi che inneggiano all'omicidio, al terrorismo e alla mafia”. “Ci siamo impegnati ad elaborare delle proposte - spiega il ministro - e a costituire un tavolo con tutti i soggetti che sono intervenuti, che sarà riconvocato a metà gennaio, per discutere le nostre proposte e valutare la possibilità di trovare una soluzione e cioè un codice di autoregolamentazione piuttosto che una norma di legge”.