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Don Francesco Spagnesi, altro orrore oltre lo spaccio: la scoperta sconvolgente sui festini a luci rosse
Altri guai per don Francesco Spagnesi, il prete di Prato già arrestato per traffico di droga e appropriazione indebita ora dovrà rispondere anche per tentate lesioni gravissime. La procura ha formulato l'ipotesi di reato in relazione alla sieropositività. Spagnesi non avrebbe infatti fatto menzione della sua condizione con alcuni dei partecipanti ai festini che ha organizzato assieme al compagno (lui non indagato). Ai festini - è quanto da lui stesso ammesso - avrebbero partecipato circa dalle 20 alle 30 persone.
Due di queste, confermano gli investigatori, hanno già dichiarato di essere sieropositive. Secondo gli inquirenti Spagnesi avrebbe acquistato con i soldi delle offerte dei fedeli sostanze stupefacenti da utilizzare proprio in questi festini. All'appello mancano almeno cinquantamila euro "da giustificare", soldi che non si trovano più dal conto della parrocchia di Castellina.
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A chiedere scusa per l'accaduto monsignor Giovanni Nerbini: "Vi chiedo perdono per non avervi protetto a sufficienza. Sono consapevole che la vostra sofferenza è grandissima e il danno morale che avete subito, più ancora di quello materiale, è incommensurabile", sono state le parole del vescovo di Prato pronunciate durante l’omelia della messa che ha celebrato nella chiesa dell’Annunciazione alla Castellina dove era parroco proprio Spagnesi.
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