Addio
Friuli, tutto in poche ore: moglie e marito vaccinati ma uccisi dal Covid, strazio in corsia
Marito e moglie sono morti per il Covid a tre giorni di distanza: la storia straziante arriva da Fiume Veneto e ha per protagonisti Luigia Momentè di 84 anni, deceduta il 1 settembre, e l’89enne Aldo Rui, venuto a mancare lo scorso sabato sera all'ospedale di Pordenone, nel reparto di Pneumologia dedicato al trattamento del virus. I due, come spiegato dal Messaggero, erano vaccinati, ma già gravemente malati da tempo. Ad ucciderli, infatti, non è stato solo il Covid.
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Per quanto riguarda la situazione epidemiologica in Italia, invece, ieri 5 settembre sono stati registrati 5.315 positivi e 49 vittime. Numeri leggermente in calo rispetto a 48 ore fa, quando i casi accertati erano stati 6.157, mentre i decessi 56. Il tasso di positività è salito dall'1,8% al 2%. Dal punto di vista del sistema sanitario, al momento sono 572 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid, con un aumento di 3 unità rispetto a due giorni fa. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, invece, sono 4.216: si tratta di 12 persone in più rispetto 48 ore fa.
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Nel caso specifico del Friuli Venezia Giulia, infine, ieri sono risultate positive 89 persone (tra cui 9 migranti/richiedenti asilo a Trieste) con una percentuale di positività del 4,26%. L'unico decesso registrato è quello dell'89enne a Pordenone. Sono 15 le persone ricoverate in terapia intensiva mentre scendono a 43 gli ospedalizzati in altri reparti.
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