Le indagini
Incendio a Milano, i pannelli esterni erano in plastica "altamente infiammabile": i risultati dei primi esami
I pannelli esterni della Torre dei Moro, il grattacielo di 18 piani divorato dal fuoco domenica scorsa a Milano, sono stati realizzati con materiale plastico sintetico altamente infiammabile. Un materiale che a temperature elevate si scioglie. La notizia, citata dall'Ansa, arriva dalle prime analisi di laboratorio condotte dal Nucleo Investigativo Antincendio e disposte dalla Procura di Milano, che ha aperto un fascicolo per disastro colposo.
Leggi anche: Incendio a Milano, "Oh mio Dio": i residenti entrano nel palazzo andato a fuoco, ecco cosa trovano dentro
Stando ai primi esami, quindi, sarebbe stato proprio il materiale esterno del palazzo a fare da "conduttore" e a rendere il rogo incontrollabile in soli sette minuti. Il rivestimento si sarebbe anche sciolto, come dimostrano le "pozze" che si sono formate ai piedi dell'edificio nel momento in cui è andato a fuoco, fortunatamente senza causare vittime. Gli investigatori, nel frattempo, stanno cercando di capire quale sia l'esatta composizione dei pannelli e soprattutto se questi corrispondano a quanto dichiarato nella pratica edilizia presentata in Comune.
Leggi anche: Morgan, lo sfollato: come è ridotta la sua casa dopo l'incendio al grattacielo, costretto a fare le valigie
L'inchiesta, in particolare, mira ad accertare se i pannelli fossero a norma dato che non solo si sono sciolti ma alcuni pezzi sono diventati tizzoni e sono volati creando focolai in diversi piani del grattacielo. Oggi, intanto, sono proseguite le operazioni di recupero degli oggetti personali degli ex inquilini del palazzo, che in pochi minuti hanno perso tutto. Al momento, inoltre, non è ancora chiaro quale sia stata la causa effettiva dell'incendio. Si sa solo che si sarebbe sviluppato in un appartamento al 15esimo piano, il cui proprietario non è ancora stato rintracciato.
Leggi anche: Vittorio Feltri sull'incendio al grattacielo di via Antonini: palazzo bruciato e inquilini abbandonati. Chi li aiuta?