Italia, è ancora incubo neve
Non si allenta la morsa di gelo sull’Italia. Anche ieri temperature polari, dal Veneto che ha toccato meno 29 gradi nel Vicentino, alla Toscana con punte di meno 20 nel Migello. Il termometro ha segnato il sotto zero anche in Piemonte, Emilia, Umbria, con disagi nella circolazione dovuti soprattutto al gelo. Per oggi, in particolare nella seconda metà della giornata, è previsto un ritorno delle precipitazioni, anche nevose, prima al centro-nord e poi in tutta la Penisola. La Protezione civile ha emesso un ulteriore avviso di avverse condizioni meteorologiche, e a Milano il vice sindaco Riccardo De Corato ha rivolto un appello ai cittadini e pendolari perché lascino a casa la macchina e utilizzino i mezzi pubblici, evitando così di intasare le strade durante l'abbondante nevicata prevista nel pomeriggio. Anche la Protezione civile del Veneto sconsiglia di mettersi in viaggio in treno, in quanto “molte percorrenze verrano sospese”. Ieri sono stati pesanti i disagi per la circolazione ferroviaria. Il 10% dei circa 7mila treni programmati tra sabato e domenica in Italia è stato cancellato: circa 700 treni. E, visto che il maltempo non accenna a diminuire e che per oggi è prevista nuovamente neve al centro nord, anche a quota di pianura, i ritardi e le cancellazioni si potranno “ripetere anche nei prossimi giorni”. In particolare le Fs informano che per la giornata di oggi sono previste alcune cancellazioni per i servizi regionali in particolare in Veneto e in Emilia Romagna. Molto critica invece la situazione prevista nel Friuli Venezia Giulia a causa dell'eccezionale severità delle condizioni meteorologiche. Cinque morti per il freddo - Il freddo pungente ha già fatto le sue vittime: a Genova e a Savona, un uomo di 76 anni e una donna di 86 sono morti e una terza signora di 74 anni è in gravi condizioni. All’origine delle tragedie, stufe difettose, accese dagli anziani per scaldarsi. A Livigno (Sondrio) un turista polacco di 70 anni è morto per un infarto mentre sciava sulle piste, con una temperatura di -25°. Ad Arcevia (Ancona) G.B., 61 anni, è caduto in un dirupo, si è rotto il femore ed è morto di freddo. Un clochard è morto a Milano, probabilmente per il freddo. Il barbone è stato trovato morto in una cantina dove solitamente si rifugiava in periferia. Allerta treni al Nord - Con il peggiorare della situazione meteo previsto per la giornata di oggi è possibile ci siano nuove cancellazioni di treni in Lombardia, anche di quelli regionali su cui viaggiano soprattutto i pendolari. Tnl, la società di Trenitalia e Ferrovie Nord, sottolinea che verrà fatto tutto il possibile per ovviare alle difficoltà e per questo sono stati attivati 500 operatori per ovviare ai problemi creati dal gelo in particolare ai locomotori. Difficoltà sono previste anche in Veneto e in Emilia Romagna. Molto critica invece, spiegano le Fs in una nota, la situazione prevista nel Friuli-Venezia Giulia, a causa dell'eccezionale severità delle condizioni meteorologiche. Le Ferrovie dello Stato informano di essere impegnate a far sì che le cancellazioni siano il più possibile contenute, per limitare i disagi. Non avranno invece particolari ripercussioni, viene spiegato, i servizi di lunga percorrenza. Ricoveri anti-gelo pieni a Milano - Il gelo che sta attanagliando l'Italia si fa sentire con forza sul popolo dei senza tetto che vive sulle strade e sotto i portici di Milano. I 1.400 posti letto messi a disposizione dal piano antifreddo del Comune sono stati quasi tutti occupati con poche eccezioni: quelle di chi, proprio non vuole rinunciare alla vita di strada. Se i letti preparati nella struttura comunale Casa dell' Accoglienza di viale Ortles - punto di riferimento per l'intera città - sono sostanzialmente al completo, dei 600 posti gestiti dalla Fondazione Fratelli di San Francesco ne restano disponibili, spiega un operatore, "ancora 40 poiché c'è sempre qualcuno che si sente figlio della strada e non accetta" un ricovero. Per fare fronte all'emergenza freddo, oltre ai 1.400 posti letto sono disponibili anche una tenda riscaldata da una decina di posti alla Stazione Centrale e una da 30-40 posti, in preparazione, in zona Cimitero Monumentale. Milano in allerta - Il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, domenica ha rivolto un appello ai cittadini e ai 700mila pendolari che ogni giorno raggiungono il capoluogo lombardo per lavoro con la propria macchina. "Lunedì non usate l'auto. Nel pomeriggio è prevista un'abbondante nevicata da tutti i bollettini meteo - ha sottolineato De Corato - spostarsi in auto significherebbe trasformare il rientro a casa in un'odissea. Meno auto private ci sono sulle strade, più è facile per i mezzi pubblici, gli spalaneve e i mezzi spargisale circolare".