Meredith, lunedì l'appello
Torna in tribunale il caso dell'omicidio di Meredith Kercher, ma questa volta con Rudy Guede. Lunedì riprenderà infatti a Perugia il processo d'appello all’ivoriano, già condannato a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato per avere partecipato al delitto insieme ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito, ai quali il 5 dicembre scorso la Corte d'assise del capoluogo umbro ha inflitto 26 e 25 anni di reclusione. Per Rudy il pg Pietro Catalani ha chiesto la conferma della pena: il magistrato ha infatti parlato nella sua requisitoria di un suo «concorso pieno» nelle violenze subite dalla studentessa inglese. Lunedì prenderanno la parola gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna, che rappresentano i familiari della Kercher come parte civile. Comincerà quindi l'arringa dei difensori dell'ivoriano, gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile. La sentenza potrebbe arrivare già martedì. Gli avvocati della difesa chiederanno l'assoluzione piena di Guede, il giovane ha infatti sempre ammesso di essere stato presente nella casa di via della Pergola quando Mez venne uccisa, negando però ogni responsabilità nel delitto: «non sono quello che le ha tolto la vita e non l'ho violentata» ha detto alla Corte d'assise d'appello nella scorsa udienza. Agli altri due accusati della morte della studentessa inglese, Raffaele Sollecito e Amanda Knox, sono state concesse le attenuanti generiche: qualora fossero riconosciute anche all'ivoriano, la pena potrebbe scendere sotto ai 20 anni di reclusione. Sia Guede, che Sollecito e la Knox, tutti ancora detenuti, si proclamano tutti estranei all'omicidio di Meredith Kercher.