Preoccupazione tra gli esperti

Variante Delta, i numeri dei contagi superiori ai dati ufficiali: virus fantasma, conseguenze drammatiche

I contagi sono molti di più di quelli contati nei report ufficiali. Come se ci fosse un virus fantasma. Il dubbio che i positivi al Covid siano molti di più è fondato. A far scattare l'allarme, riporta La Stampa, è il gran numero di persone asintomatiche, contagiate a loro insaputa, ma non per questo meno contagiose. Troppe persone poi fanno il tampone fai da te e magari lo fanno male o ancora davanti a una positività non si auto denunciano per non finire in isolamento e magari rovinarsi pure le vacanze.

 

 

 

Massimo Galli, primario infettivologo al Sacco di Milano, è preoccupato: "Per leggere correttamente la curva dei contagi bisogna chiedersi quanto siano attendibili i dati in questo periodo dell'anno, con tanta gente in ferie e fuori dalla propria sede. Questo per due fattori: quanti sono quelli che fanno il test e il fatto che a infettarsi sono soprattutto giovani per la maggior parte asintomatici". Cosa che potrebbe provocare un aumento dei casi in autunno: "I ricoveri sono lo specchio del fatto che a infettarsi sono i non vaccinati. Dopo le ferie, di casi in più ne avremo di sicuro. Ma il numero dei vaccinati è tale da non far temere una nuova ondata del virus con l'impatto drammatico che abbiamo visto l'anno scorso".

Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e docente alla Statale di Milano, i casi di contagio sono almeno il doppio di quelli ufficiali: "Il dato è ancora in crescita ma non esageratamente. Nessuna regione italiana, se avessimo una mappatura reale dei livelli di contagio, potrebbe essere in zona bianca. In autunno, con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività lavorative, ci aspettiamo un'altra ondata di contagi. Ma per fortuna già oggi assistiamo a una pandemia a due velocità, con differenze enormi tra chi è vaccinato e chi no".  

 

 

Meno allarmista Matteo Bassetti, direttore Clinica malattie infettive policlinico San Martino di Genova: "Ci interessa poco il numero dei contagiati asintomatici, positivi al tampone. Oggi ci deve interessare soprattutto quanti hanno il Covid e finiscono per questo in ospedale, in reparto o in terapia intensiva. Che senso ha fare un tampone a una persona asintomatica, quando quasi il 70% della popolazione è vaccinata. Bisogna colmare il gap di quelli che non si sono ancora vaccinati. Anche perché ci troviamo di fronte alla variante Delta, quattro volte più contagiosa. Smetterò di essere ottimista quando arriveremo all'85% di vaccinati. Se fosse per me metterei il vaccino obbligatorio a chi è a contatto col pubblico, penso pure a baristi e ristoratori. E poi agli over 50. Ce ne sono troppi in ospedale".

 

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