Più di una ipotesi
Green pass, Pierpaolo Sileri allo scoperto: "Facciamo subito come Macron in Francia", un grosso caso nel governo
L'obbligo del green pass per viaggiare ed entrare in cinema e teatri non dispiace al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. La misura imposta da Emmanuel Macron in Francia dovrebbe essere applicata anche in Italia, secondo il grillino. La decisione del presidente francese ha avuto delle conseguenze immediate: in una notte un milione di persone sono corse a prenotare l'appuntamento per i vaccini. "Dovremmo farlo anche in Italia, a Speranza l'ho detto tante volte. Pensiamo alle discoteche: se concedessimo ai locali di aprire per i clienti con il Green pass, avremmo la corsa di chi ha tra i 18 e i 40 anni a vaccinarsi", ha detto Sileri in un'intervista al Messaggero.
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"Perché non applichiamo sul serio il green pass rendendolo uno strumento utile per partecipare a eventi, per riaprire le discoteche, i teatri, per evitare la quarantena? - ha aggiunto il sottosegretario -. Da noi non ha senso nei ristoranti, semmai può essere un'arma per mantenerli aperti qualora vi fosse un forte incremento dei casi". Sileri, poi, è intervenuto anche sulla questione parametri, sollevata dal governatore veneto Luca Zaia, secondo cui adesso le Regioni dovrebbero tenere conto solo dei ricoveri e non dei contagi. I vaccinati che prendono la variante Delta, infatti, sono protetti. Quindi possono essere infettati, ma è difficile che finiscano in ospedale.
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"Penso che il sistema dei parametri vada rivisto, nel giro di una o due settimane. Dovremo aumentare l'importanza del tasso di riempimento degli ospedali. Quello è ciò che conta veramente", ha dichiarato il sottosegretario. Tornando all'argomento Green Pass, reso obbligatorio anche in Israele, Sileri ha aggiunto: "A maggio avevo proposto di diffondere l'uso del Green pass. Perché ancora non sia stato fatto non lo so, chiedetelo al ministro Speranza".
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