In manette
Lago di Garda, l'assassino tedesco si consegna in Italia: non soltanto ubriaco, l'ultima scoperta su quella notte
Si è consegnato di sua spontanea volontà l'uomo che con il suo motoscafo ha ucciso sul lago di Garda Greta Nedrotti e Umberto Garzarella. L'uomo, Patrick Alexander Kassen, è arrivato intorno alle 3 del mattino al Brennero: qui è stato preso in consegna dai carabinieri che lo hanno accompagnato in procura a Brescia accompagnato da suo legale. Il tutto - assicurano i suoi difensori - è stato concordato e si è svolto nella massima collaborazione istituzionale e nel massimo riserbo, precisando che l’intenzione dell’uomo non è mai stata quella di scappare ma di collaborare.
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Pochi giorni fa la Procura aveva richiesto un mandato di arresto europeo e proprio oggi, 5 luglio, era attesta la convalida dalla Corte d’Appello di Monaco. A incastrare Kassen "univoci e concordanti elementi di reità a carico dell’indagato". Nell'ordinanza infatti si legge che era senz'altro Kassen il conducente del motoscafo al momento dell’impatto". Non solo, perché è stato documentato il conclamato stato di ubriachezza dell'uomo dopo che sono state raccolte "plurime e convergenti testimonianze, riscontrate peraltro da documentazione video e da certificazioni sanitarie che non lasciano spazio a dubbi". Molti infatti coloro che avevano visto la coppia tedesca, habituè della zona, bere dal mattino. Tra questi anche chi ha visto uno dei due vomitare per strada.
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A peggiorare la situazione gli accertamenti sulla velocità del motoscafo al momento dell’impatto. Dalle ricostruzioni effettuate tramite una simulazione notturna svolta in loco della Guardia Costiera è emerso che la velocità stimabile era in circa 20 nodi, ben quattro volte superiore rispetto al limite di navigazione consentito. "Neanche un animale si comporta così. Indescrivibile - aveva commentato indignata la mamma di Greta -. Queste due persone devono pagare per quello che hanno fatto. Io non voglio né pene di morte né niente, tanto mia figlia non me la dà indietro nessuno. Però devono capire lo sbaglio che han fatto".