Torino, tatuaggi colorati

Franci Belotti

Aperta la caccia al tatuaggio pericoloso a Torino. In particolare sarebbe il colore usato per farsi disegnare sul corpo disegni indelebili a essere pericoloso. Il pm di Torino, Raffaele Guariniello, ha aperto un'indagine sulla scia della risoluzione del Consiglio Europeo che indica la necessità di controllare i materiali usati dai tatuatori e il livello igienico di queste pratiche che possono anche veicolare infezioni e virus, compresi epatite e Hiv. Sono già state sequestrati dei lotti di colori, che sono risultati contenere sostanze a rischio, in particolare delle ammine aromatiche vietate dalla legge. Sostanze per ora rinvenute solo nel rosso, nei giallo e nell'arancione, ma l'indagine non è che all'inizio. È stata anche rintracciato il distributore dei colori poi sequestrati, una ditta italiana pugliese, la Yakuza Ink, di San Ferdinando di Puglia, l'unica ditta italiana che produce tali colori e che però risulta fornita di tutte le licenze necessarie. I suoi responsabili hanno infatti spiegato di certificare tutto quanto esce dai loro magazzini proprio per essere certi che non vi siano contenute ammine. Agli inquirenti è stato spiegato che i lotti in questione erano scaduti e nonostante questo custoditi e poi ancora usati da un loro cliente torinese. Ma l'indagine della magistratura torinese continuerà a 360 gradi e coinvolgerà molti altri soggetti, dalla Regione Piemonte e le altre regioni italiane, all'Arpa, dallo stesso Ministero della Salute ai Nas dei carabinieri. La disposizione del Consiglio europeo in materia è chiaro: i tatuaggi e i materiali che vengono usati per farli vanno monitorati e controllati per renderli più sicuri e certificati.