I risvolti

Ardea, il killer Andrea Pignani e il sospetto dietro la strage: "Aveva un complice, quelle foto". La drammatica svolta nell'inchiesta

Si fatica ancora a credere al triplice omicidio che si è consumato nella mattina di domenica scorsa, 13 giugno 2021 e che ha visto perdere la vita ai fratellini di Ostia Daniel e David Fusinato, oltre al pensionato 74enne Salvatore Ranieri. Incomprensibile il movente dell'assurdo gesto commesso dal killer Andrea Pignani, uscito di casa con una felpa nera, dei guanti e un cappellino. In mano stringeva una Beretta calibro 7.65 appartenente al defunto padre del 35enne, ex guardia giurata morta a novembre scorso. Gli inquirenti indagano ora le cause che hanno portato l'uomo al raptus omicida, culminato con il suicidio di Pignani stesso nella propria abitazione romana. 

Ieri mattina, i carabinieri si sono presentati nella villa dell'omicida per un "sopralluogo tecnico". In realtà, il blitz è consistito in una perquisizione in piena regola. L'obiettivo degli investigatori è capire innanzitutto: chi è Andrea Pignani. Qualcosa dell'assassino si intende già dal suo nickname sul web: Mr Hyde, dal celebre racconto di Robert Louis Stevenson che narra la doppia personalità del protagonista. Una apparentemente buona e gentile e l'altra, al suo opposto, malvagia e cattiva. Secondo quanto riportato da il Messaggero, i militari hanno sequestrato alcune fotografie presenti nella camera da letto di Pignani, oltre allo smartphone e al Pc del killer. L'intento è quello di ricostruire le ultime ore di Pignani, per capire cosa abbia innescato la furia omicida del 35enne. 

 

 

Una delle ipotesi è che Pignani sia stato risucchiato dal vortice del "deep web", una parte celata di Internet,  non accessibile tramite i browser tradizionali e che nasconde - tra gli altri - criminalità, pedopornografia, istigazione all'odio, video di torture e macabri omicidi. Pignani potrebbe essere quindi stato istigato da qualcuno a commettere il folle gesto? Sono molteplici le cosiddette "stanze degli orrori" che popolano la parte oscura del web e che parlano di come compiere omicidi, dall'inizio alla fine. I dispositivi acquisiti dagli inquirenti aiuteranno a stabilire se il 35enne sia finito in uno di questi terribili giri della morte online. L'arma con cui è stato commesso l'efferato delitto non era mai stata dichiarata al commissariato di Anzio. Per questo motivo, a essere iscritta nel registro degli indagati c'è anche Rita Rossetti, la madre di Andrea Pignani, per omessa denuncia.

 

 

Nel frattempo, Colle Romito, quartiere incastonato tra le località turistiche di Tor San Lorenzo e Lido dei Pini sul litorale di Ardea, è ancora sotto shock. L'Asl Roma 6 ha messo a disposizione dei cittadini coinvolti un team di psicologi e psichiatri che cercheranno di aiutare le persone a elaborare la tragedia. Iniziativa rivolta anche ai compagni di scuola di Daniel che - per non si sa quale motivo - non potranno mai più vedere il sorriso del solare bambino di 10 anni. L'ultimo saluto ai fratellini Fusinato avrà luogo domani alle 14 nella chiesa Regina Pacis di Ostia. Il problema delle armi rimbomba ora nella aule del Parlamento. Chissà se, senza i ritardi nella realizzazione del database inter-istituzionale, la tragedia si sarebbe potuta evitare. Purtroppo il nastro non si può più riavvolgere.