All'alba
Ferrara, bimbo di 1 anno morto in camera da letto. La mamma ha le vene tagliate: "L'ho ucciso io"
Dramma familiare a Ferrara: una donna di 30 anni ha telefonato al 112 per denunciare la morte del figlio di 1 anno e all'arrivo dei carabinieri ha aperto scagliandosi contro gli agenti, coperta di sangue e con vistosi tagli sulle vene dei polsi. La donna ora è stata ricoverata nel reparto psichiatria dell'ospedale di Cona. Il sospetto che si tratti di un caso di omicidio-suicidio è confermato dalla tragica confessione della donna, che in ospedale ha ammesso: "L'ho ucciso io". Gli inquirenti hanno stabilito l'autopsia sul corpo del piccolo.
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In casa, al momento della telefonata poco prima delle 6 di mattina, c'erano la mamma, il piccolo e gli altri due figli di 5 e 9 anni, che hanno sentito le urla della donna ma non hanno visto il corpo del fratellino. Sono in buone condizioni di salute ma sotto choc e sono stati affidati alla nonna. Il padre da qualche settimana non viveva più con la famiglia: il 36enne tunisino regolare sul territorio nazionale se n'è andato per incomprensioni con la compagna. Il piccolo è stato trovato senza vita in camera da letto dei genitori (i fratelli dormivano in un'altra stanza) e a nulla è servito il tentativo di rianimarlo del personale sanitario del 118, andato avanti per 40 minuti.
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"Aiuto, mio figlio è morto", ha urlato al telefono la 30enne, chiedendo l'intervento dei sanitari. La donna era evidentemente sotto choc ma secondo i primi riscontri dei soccorritori e poi del medico legale, sul corpo del bimbo non ci sarebbero segni di violenza. Ecco perché tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'era in un primo momento anche quella della morte naturale del bambino, con il tentato suicidio della madre disperata.