Donna uccisa nel Varesotto
Un gruppo di cani poliziotto domani andrà alla ricerca delle mani della donna uccisa a Cocquio Trevisago, nel varessotto, lo scorso 5 novembre. La ricognizione dei cani della squadra Ricerca resti umani di Milano è stata convocata dalla Procura di Varese per cercare tracce dei resti di Carla Molinari. Sei labrador e un golden retriever batteranno alcuni luoghi, segnalati dagli investigatori, dove si pensa possano essere stati seppelliti gli arti della donna. Enrico Silingardi, l'uomo che nella squadra Rru si occupa dell'addestramento dei cani in una cascina di Pieve Emanuele, ha spiegato: «Domani andremo sul posto e lasceremo che i cani facciano il loro lavoro: mi fido del loro fiuto e del loro istinto». Creato nel 2000 dalla protezione civile e dal laboratorio di antropologia forense dell'Università Statale di Milano, il team, unica unità cinofila di questo tipo in Italia, ha già lavorato su casi come quello delle bestie di Satana o dell'omicidio dei coniugi Donegani, fatti a pezzi dal nipote Guglielmo Gatti. E, su circa 40 interventi in tutta Italia, ha riportato 12 successi. Lo conferma Silingardi: «Ad Arsago Seprio abbiamo ritrovato due corpi delle vittime delle bestie di Satana, sepolti da sei anni sotto due metri di terra, mentre a Mozzate siamo riusciti a identificare anche i frammenti più piccoli di uno scheletro rinvenuto nei boschi». Fanno parte della squadra anche archeologi, che si occupano del recupero dei resti, e antropologi, che esaminano le lesioni e ricostruiscono il reperto. I cani hanno seguito un lungo addestramento, «lasceremo che lavorino seguendo il loro istinto», ha concluso l'addestratore.