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Vaccino, il generale Figliuolo: "Studi avanzati sul mix di sieri, sembra diano una ottima risposta"
L'idea di mischiare i vaccini anti-Covid è ora più di una semplice ipotesi. Secondo quanto affermato dal Commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, "ci sono studi avanzati sulla seconda dose eterologa, ovvero fare la prima dose con AstraZeneca e la seconda con Pfizer o Moderna" e "sembra che diano un'ottima risposta". Così a Elisir su Rai 3, dove ha aggiunto "Ho appena firmato una lettera per tutte le Regioni per dire di trovare delle soluzioni di massima flessibilità per le prenotazioni, penso alle classi più giovani che nei mesi estivi si sposteranno".
"Già in fase di prenotazione dovrà essere possibile trovare la data migliore per il richiamo e far sì, con la flessibiltà, che già in quella fase si possa spostarlo eventualmente in un altro giorno nel range dei 42 giorni o delle 4-12 settimane. È fattibile, ci vorranno i tempi tecnici di adeguamento dei sistemi informatici su cui la struttura è pronta a dare una mano", ha spiegato il comandante logistico dell'Esercito italiano. "In questo momento, riguardo agli over 60, mancano 2 milioni e centosettantamila, sono ancora tanti. Un bel lavoro è stato fatto e dobbiamo ancora salire nelle percentuali", commenta con fiducia Figliuolo.
L'obiettivo è quello di convincere le persone più scettiche riguardo al vaccino: "Dobbiamo pensare a quelle persone che sono titubanti o non scolarizzate dal punto di vista informatico. Ho detto alle regioni di cercarli, sia attraverso i loro team mobili sia attraverso quelli della Difesa: tra questi ultimi ce ne sono 44, che stanno operando con preciso mandato di andare a cercare fragili e over 60". E sulla partenza delle vaccinazioni alla fascia d'età tra i 12 e i 15 anni, dice: "È importante, anche se non è obbligatoria è molto raccomandata. Dico ai genitori di avvicinarsi in maniera totale alla scienza e alla vaccinazione perché servirà molto all'apertura delle scuole. Bisogna mettere in sicurezza i ragazzi ma anche giovanissimi, maturandi, 18enni e 25enni, che sono poi quelli che hanno più contatti sociali, dobbiamo bloccare così le varianti per far sì che a ottobre rimaniamo in sicurezza", conclude Figliuolo.