La relazione del perito
Funivia Stresa Mottarone, "il difetto non erano i freni". Il tecnico: un tragico ribaltone, la vera causa della strage
Forse non era il freno a essere difettoso, ma il cavo della funivia della linea Stresa Mottarone che staccandosi ha fatto precipitare la cabina a terra, provocando 14 morti. A una settimana dalla tragedia sul lago Maggiore, emergono nuovi pesantissimi sospetti sulle cause dell'incidente.
Leggi anche: Funivia Stresa Mottarone, tutti fuori dal carcere: il gip smonta l'inchiesta di Olimpia Bossi
I responsabili della linea finiti in carcere hanno ammesso di aver lasciati inseriti i "forchettoni" (la staffa di fetto che tiene aperte le ganasce dei freni di sicurezza) per evitare che la linea si bloccasse di continuo a causa di una anomalia che dal 26 aprile scorso faceva scattare continuamente l'allerta. Una "anomalia ai freni", hanno spiegato: Ma secondo quanto riporta il Corriere della Sera, "è possibile che i rumori anomali e i continui blocchi fossero i segnali premonitori della rottura (del cavo, ndr) che ha portato al disastro".
In altre parole, i freni funzionavano benissimo. Era il cavo, cambiato l'ultima volta 23 anni fa, a essere a rischio. A questa ipotesi sta lavorando il consulente tecnico nominato dalla Procura di Verbania, il professor Giorgio Chiandussi del Politecnico di Torino, ed era già stata ventilata da Davide Marchetto, il responsabile tecnico della Rvs di Torino che ha eseguito i due interventi di manutenzione sulla funivia di Stresa chiesti quest'anno da Gabriele Tadini, capo servizio dell'impianto ora ai domiciliari. "Se la centralina del sistema frenante della cabina 3 segnalava una perdita di pressione (come sostiene Tadini, ndr) una delle ipotesi è che la fune di trazione si stesse muovendo dalla propria sede in maniera anomala", sono state le parole riferite da Marchetto agli investigatori. Tadini però non gli aveva parlato di quelle criticità, e così il tecnico si era concentrato sulla "ricarica degli accumulatori di tutte e quattro le vetture" e sulle "teste fuse della cabina 2", ma non della 3, quella caduta. I diretti interessati pensavano fosse solo un problema di freni: "Abbiamo sostituito la pompa della centralina e la cabina ha continuato a circolare regolarmente".