Sfogo
AstraZeneca, Guido Bertolaso picchia duro: "Il vaccino non è salsa di pomodoro"
“Non siamo al mercato dell'automobile o al supermercato dove scegliamo l'auto o la salsa di pomodoro”: questo lo sfogo di Guido Bertolaso di fronte alle insistenze di chi pretende di poter scegliere quale vaccino farsi somministrare. Il consulente per la campagna vaccinale della Regione Lombardia, in particolare, ha commentato un servizio del Tg1 andato in onda ieri sera, nel quale una donna raccontava di aver prenotato quattro volte il vaccino AstraZeneca finché non le è stata somministrata una dose di Pfizer invece del farmaco anglo-svedese. “Se continuiamo con questa mentalità, che io mi vaccino solo quando posso fare un certo tipo di vaccino, questo Paese non va da nessuna parte”, ha dichiarato l’ex capo della Protezione civile.
Commentando il servizio in questione, Bertolaso ci è andato giù pesante: “'Capita quel che capita’, come dice Mario Draghi che si è fatto AstraZeneca. Invece attraverso il telegiornale più importante del nostro Paese spieghiamo agli italiani che c'è il trucco, per cui se tu vuoi ti prenoti, attivando un servizio pubblico, che poi dopo cancelli quando vedi che ti fanno AstraZeneca, poi riprenoti e poi ti ricancelli, ma che siamo la lotteria di Capodanno?”.
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Secondo il consulente della Lombardia, prima di mandare in onda certi servizi sarebbe meglio “cercare di comprendere quali possano essere le conseguenze". Parlando della Regione di Attilio Fontana, poi, Bertolaso ha garantito che a fine giugno tutto il territorio avrà pronta la sua campagna vaccinale di richiami per la quale "abbiamo già preparato un titolo 'Campagna invernale di richiami'", utile "anche a fronte delle varianti in circolazione".
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